Saranno una cinquantina i testimoni che verranno ascoltati nel processo per l’omicidio di Yuleisy Ana Manyoma Casanova, aperto oggi in Corte d’Assise. Nell’udienza di avvio il collegio presieduto dal giudice Fabio Frangini ha respinto la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali di Luis Fernando Porras Baloy, il giovane accusato di omicidio volontario pluriaggravato e maltrattamenti nei confronti della compagna, uccisa con un colpo di fucile alla testa nell’agosto 2024 nella sua abitazione in via del Villino a Siena. Baloy, presente in aula e attualmente ai domiciliari, affronterà dunque un dibattimento ordinario. Accolte le liste testimoniali delle parti – cinquanta i nomi – mentre è stata esclusa la figlia minore della vittima. Parti civili sono i familiari di Yuleisy. Il processo riprenderà il 9 febbraio con i primi teste indicati dal pubblico ministero, e proseguirà il 23 febbraio, 9 e 23 marzo. All’esterno, questa mattina, familiari e amici della giovane hanno organizzato un flash mob. “Chiedo giustizia per mia figlia e per tutte le donne che in questo momento stanno soffrendo in silenzio”, ha detto la madre, Jasmin, reggendo lo striscione “Per Yulia, per tutte”. Sui testimoni il Tribunale si riserverà comunque di eliminarne alcuni in caso ci fossero delle situazioni di sovrabbondanza