Apprendiamo da fonti di stampa, notizie e dettagli che non emergevano dalla notifica nei giorni scorsi di una semplice richiesta di proroga del termine per le indagini preliminari notificata dalla Procura di Siena, tra gli altri, a Mario Lorenzoni e Gian Franco Indrizzi. A tutt’oggi le persone sottoposte a indagini non hanno avuto alcuna notizia su quali siano i fatti oggetto del procedimento.
Ribadiamo che si tratta di una assoluta novità, non preceduta da alcun altro atto né tanto meno da accessi o verifiche della Guardia di Finanza, almeno per quanto noto a Opera della Metropolitana. Se invece all’origine del procedimento vi fosse un esposto/denuncia, l’apertura del procedimento costituirebbe allora un atto comunque dovuto per accertare la sua fondatezza o meno.
E’ però sconfortante leggere notizie pubblicate da chi è evidentemente meglio informato, nonostante il segreto istruttorio, rispetto a chi ha ricevuto un atto del tutto interlocutorio e nel quale non è neppure formulata descrittivamente una contestazione sui fatti.
L’Opera del Duomo è del tutto serena in relazione al suo operato e attende un accertamento chiaro e veloce, anche per tutelare al meglio la sua immagine, mentre i Rettori hanno già nominato l’Avv. Enrico de Martino come loro difensore di fiducia.
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