Emergono numeri e dati preoccupanti dall’indagine effettuata dall’Ordine degli psicologi della Toscana tra i propri iscritti e in collaborazione con il laboratorio di psicometria dell’Università degli Studi di Firenze per indagare lo stato di salute psicologica dei toscani nel corso dell’ultimo anno.
Dall’indagine emerge che il disagio è aumentato, negli anni successivi alla pandemia da Covid, soprattutto nella fascia d’età tra i 20 e i 30 anni, vale a dire tra i cosiddetti “giovani adulti”. L’indagine è stata realizzata con i professionisti del settore, gli psicologi appunto: i quali hanno dichiarato che il 48% dei giovani di quella fascia d’età, tra i 20 e i 30 anni, ha paura di poter vivere situazioni di abbandono e di solitudine. Mentre il 45% dei “giovani adulti” teme la morte o è preoccupato di poter contrarre gravi malattie. Quindi la paura prevalente è quella del futuro.
La fascia d’età dove viene rilevata una maggiore paura della guerra è invece quella dei bambini. Nel frattempo esplodono l’abuso digitale e i disturbi del sonno, mentre crescono rispetto ad un anno fa anche i problemi relazionali.
“La pandemia ha lasciato degli strascichi – commenta Maria Antonietta Gulino (nella foto), presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana. – Se a ciò aggiungiamo la paura per le guerre in corso capiamo che ci sono tutta una serie di preoccupazioni che vengono avvertite specialmente da chi fa parte della fascia dei cosiddetti ‘giovani adulti’, quindi di chi ha tra i 20 e i 30 anni. In generale si rileva una forte presenza e diffusione di sintomatologie di tipo ansioso, i numeri in questo senso crescono”.
Fattori come la lenta fuoriuscita dalla pandemia, lo spettro della crisi energetica e la guerra in Ucraina, i cataclismi climatici hanno alimentato disturbi come l’ansia e la depressione, le fobie sociali, i disturbi del comportamento alimentare. Tra le psicologhe e gli psicologi che hanno compilato il questionario dell’Ordine il 73% ha registrato un incremento delle richieste di prestazione psicologica.
Commenta il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo: “La paura prevalente dei giovani toscani è quella del futuro, ma hanno paura del futuro perché non sono sicuri del presente. La politica deve pensare fattivamente al tema. I dati presentati dall’Ordine degli psicologi ci dicono due cose: la salute mentale è fondamentale quanto quella fisica e che la scelta del consiglio regionale di approvare la figura dello psicologo di base è stata d’avanguardia”.
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