Palio e giustizia, il Comune non ci sta e respinge le accuse: “Basta, così si divide Siena”

Ci è voluta una riflessione, forse un lungo respiro per evitare uno scontro inutile e dannoso ma la risposta del Comune al Magistrato delle Contrade, in merito alla giustizia paliesca e alla tutela della Festa e a seguito del documento forte reso pubblico nei giorni scorsi dallo stesso Magistrato, è arrivata. E lasciamo volutamente al pubblico la lettura integrale del documento.

“In questi anni si è sviluppata una continua e proficua collaborazione fra Amministrazione Comunale, Magistrato delle Contrade e le diciassette Consorelle, sia nelle questioni paliesche che in tanti aspetti della vita cittadina, contribuendo a tenere alta la qualità e la coesione della nostra comunità, all’insegna di un senso civico collettivo raro nell’Italia di oggi. La disponibilità del Sindaco e degli uffici comunali non è mai venuta meno di fronte alle questioni, piccole e grandi, che la nostra città ha affrontato sul tema del Palio e su tutto il resto.

Per questo ci sorprende il tono dell’ultimo comunicato del Magistrato delle Contrade, soprattutto se collocato in una fase così particolare per la vita pubblica, dove ogni istituzione dovrebbe mantenere neutrale ed alto il proprio profilo.

Sul processo in corso contro alcuni contradaioli, che non è una novità assoluta ma certo costituisce una grave ferita inferta al nostro peculiare modo di essere, la posizione esplicita e l’azione concreta dell’Amministrazione, a diversi livelli, non sono mai mancate. Non serve ribadirle ogni giorno sui giornali. La rilevanza sociale del processo e la mancanza di una adeguata contestualizzazione storico-culturale nella lettura giudiziaria di ciò che per la nostra comunità è bagaglio comune è stato più volte sottolineato esplicitamente. Le diverse istituzioni dello Stato agiscono in autonomia e con competenze diverse, quindi serve un’azione corale senza scadere in convulse accuse reciproche che sbagliano bersaglio e dividono Siena.

L’Amministrazione Comunale sente anche l’obbligo di replicare alle posizioni espresse dalla Nobile Contrada dell’Oca nei giorni scorsi, non tanto sulla diversità di valutazione delle sanzioni quanto per condividere le scelte migliori per tutelare il Palio e le Contrade, unico nostro vero obiettivo, anche ridiscutendo, se necessario, il Regolamento del Palio. Solo uniti siamo più forti verso l’esterno.

Già dal giugno 2016, a seguito di espressa richiesta del Magistrato delle Contrade del 23 maggio 2016, il Comune aveva trasmesso una comunicazione con cui, insieme ad altre considerazioni, si ribadivano indicazioni e chiarimenti in merito ad alcuni punti del Regolamento del Palio, proprio quelli che disciplinano la casistica in oggetto. Tali considerazioni erano quindi note a tutti i soggetti coinvolti. Nella comunicazione era scritto:

«La relazione dei Deputati della Festa è l’unico documento sulla base del quale l’Assessore Delegato procede alle conseguenti proposte sanzionatorie e perciò tale elaborato costituisce elemento imprescindibile per la valutazione di fatti e comportamenti che determinano le proposte punitive da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti di Contrade e Fantini. Lo stesso Regolamento all’art. 98 definisce con chiarezza il diritto, da parte delle Contrade, “di consultare la Relazione dei Deputati della Festa ed estrarre copia della medesima e di tutti gli allegati ivi compresa eventuale documentazione filmata e/o fotografica, per tutto quanto è “connesso e collegato al provvedimento, formulato dall’Assessore Delegato”. In ragione di ciò questa Amministrazione, così come in passato, intende fornire alla Contrada che riceve la proposta del provvedimento da parte dell’Assessore Delegato, l’estrazione completa di tutta la documentazione che è stata utilizzata per definire il giudizio da parte dell’Assessore stesso, facendo particolare attenzione affinché risulti integrale e comprensibile».

Conformemente a tale impostazione, il 7 novembre 2017 l’Assessore Delegato ha formulato le proposte di addebito da contestare alla Nobile Contrada dell’Oca, con la proposta della punizione di una “deplorazione”, per avere il proprio fantino ripetutamente disturbato, nelle fasi della mossa, il fantino della Contrada della Torre, contravvenendo all’art. 101 del Regolamento per il Palio. Tale atto è stato notificato il giorno stesso alla Nobile Contrada dell’Oca.

In data 9 novembre, persona delegata, in forma scritta, dall’Onorando Governatore ha richiesto copia delle relazioni dei Deputati della Festa, degli Ispettori di Pista e del Mossiere per il Palio di Agosto 2017. E’ stata consegnata copia di tutto quanto è “connesso e collegato” al provvedimento (senza quindi allegare la documentazione integrale relativa al Palio del 16 agosto), formulato dall’Assessore Delegato.

 

Nei giorni immediatamente successivi vi sono state interlocuzioni telefoniche con l’Onorando Governatore verso il quale l’Amministrazione si è messa a disposizione per fornire chiarimenti ed anche per consentire ulteriori consultazioni del resto dei documenti da parte della Contrada, senza quindi che si intendesse occultare alcuna informazione a danno della stessa Contrada. A tale disponibilità lo stesso Governatore ha rinunciato. In data 17 novembre la Nobile Contrada dell’Oca ha presentato le proprie memorie difensive.

Con la Deliberazione della Giunta Comunale del 28/11/2017 la Contrada è stata sanzionata con la punizione di una “deplorazione”, dopo una ampia discussione che ha preso nella dovuta considerazione ogni aspetto della vicenda.

In data 29 novembre 2017, la Nobile Contrada dell’Oca presenta una istanza di accesso ai documenti amministrativi ai sensi della legge 241/1990, con una iniziativa legittima ma non prevista dallo specifico quadro giuridico paliesco, chiedendo ed ottenendo l’estrazione integrale delle Relazioni dei Deputati della Festa, degli Ispettori di Pista e del Mossiere relative al Palio di Agosto 2017.

Le modalità messe in atto dal Comune di trasmissione e di possibile consultazione della Relazione dei Deputati della Festa sono in continuità con quanto avvenuto in passato. In merito allo scambio di corrispondenza con il Magistrato delle Contrade risalente al maggio-giugno 2016, va specificato che dopo tale scambio non ci sono state altre interlocuzioni in merito e quindi si è proceduto come da prassi consolidata.

La delibera assunta da parte della Giunta Comunale, sulla base delle sanzioni proposte dall’Assessore Delegato e delle eventuali controdeduzioni, è irrevocabile e le Contrade sono tenute ad accettare le sanzioni decise. Si può essere d’accordo o meno, accogliere in silenzio oppure reagire a mezzo stampa, mossi da comprensibili interessi di parte, ma è condizione imprescindibile nello spirito e nelle regole del Palio il rispetto delle decisioni assunte dal Comune in materia.

In pratica, la Nobile Contrada dell’Oca ha agito su due piani. Il primo si è sviluppato secondo le norme del Regolamento del Palio. Dopo aver esaurito questa fase, la Contrada ha attivato un procedimento amministrativo di tipo ordinario, a cui ha diritto come qualsiasi cittadino, impresa od Associazione, ottenendo la documentazione richiesta, che in base alla attuale interpretazione del Regolamento doveva rimanere riservata nella sua versione integrale. Su questo passaggio rileviamo una incongruenza, quanto meno sul terreno dei principi.

Da sempre viene ribadito dalle Contrade e dalla Città che il Palio vive e perdura con le proprie regole che nascono dalla tradizione e dalla prassi contradaiola, sancite in gran parte dal Regolamento per il Palio. Anche recentemente è stato, infatti, contestato il fatto che i vari “momenti di Palio” vengano valutati con riferimenti normativi e procedurali di carattere amministrativo/giudiziario di profilo generale, avulsi dalle nostre regole, di fatto e di diritto, e dal contesto in cui si manifestano. Adottare ora l’uno, ora l’altro come parametro di riferimento rischia di introdurre una anomala sovrapposizione dagli esiti incerti ma potenzialmente pericolosi per tutti e per la Festa.

Per evitare di alimentare il “botta e risposta mediatico” era stato ipotizzato di fissare un incontro chiarificatore preventivo. Purtroppo si è preferita la via della polemica a mezzo stampa e pertanto, anche per tutelare la serietà del comportamento degli Uffici Comunali, ci vediamo costretti a pubblicare questa nota.

Per concludere, l’Amministrazione Comunale condivide in pieno le parole con cui il Magistrato della Contrade sceglie di chiudere il proprio comunicato, laddove scrive: “Consapevoli delle innumerevoli e complesse problematiche da affrontare in questa delicatissima fase storica, riteniamo che la chiarezza reciproca in ogni questione di comune interesse sia doverosa premessa di una unità di intenti oggi più che mai indispensabile”.

Da parte dell’Amministrazione Comunale la chiarezza e l’assunzione di responsabilità non è mai mancata. A noi è stato assegnato l’onere di amministrare con rigore ed equità la giustizia paliesca, per disincentivare eccessi pericolosi per il delicato equilibrio della Festa. E’ essenziale poter contare sul ruolo imparziale dei Deputati della Festa, ognuno dei quali seppur proposto dalle proprie Contrade dovrebbe agire in autonomia ed in supporto all’Amministrazione Comunale.

Il Comune si rende disponibile ad aprire un confronto su eventuali miglioramenti regolamentari, previo il rispetto delle istituzioni e delle relazioni su cui si basa l’intero funzionamento della nostra Festa”.