Esordiente sì, ma di lusso: Violenta da Clodia è il cavallo che tutti avrebbero voluto nella stalla, guardando al lotto dei dieci barberi ed è andata in sorte al Nicchio. Quando il sindaco Luigi De Mossi chiama il numero 6, Violenta da Clodia e poi apre la ghiandina per pronunciare ” Nicchio “, la Piazza diventa un’onda blu ed esplode dalle gole l’urlo di gioia sopito da tempo. Un’assegnazione piuttosto singolare, fosse solo perché mancava il caldo delle giornate d’estate quando il sole picchia forte in testa ma a questo si aggiunge, come da pronostico, un lotto di dieci barberi sconosciuto ai più. E tra questi dieci Violenta da Clodia, ben nota agli addetti ai lavori, salta decisamente all’occhio: è davvero potente. Il capitano Stefano Cambiaggi non perde tempo, gli attimi che seguono l’assegnazione sono preziosi ed è a Giovanni Atzeni detto Tittìa che approda, componendo un’accoppiata – era nell’aria da tempo ma il cavallo ha sicuramente aiutato la scelta – che sulla carta è la migliore in assoluto. Tittìa indossa nuovamente il giubbetto blu dei Pispini e sembra determinato a regolare i conti con il passato.
Ma se il Nicchio ha avuto in sorte il cavallo favorito, anche la Chiocciola è stata guardata con benevolenza dalla sorte: Terribile da Clodia, altro esordiente ma altrettanto ben visto dagli addetti ai lavori, arriva nella stalla di San Marco e capitan Villani sceglie di montare il giovane Elias Mannucci detto Turbine, che ha mostrato cuore e capacità e che ormai da tempo è legato alla Contrada della Chiocciola.
In Fontebranda, su Sorighittu arriva Giuseppe Zedde: Gingillo, fresco ancora della vittoria di agosto nella Lupa sceglie l’Oca per tentare di bissare il trionfo mentre nel Drago, l’arrivo di Una Per Tutti determina la scelta di un giovane da parte del capitano Fabio Miraldi. In fondo, un lotto come questo dello Straordinario di ottobre è anche una bella occasione per testare le capacità dei giovani che vogliono aprirsi un futuro in Piazza. Anche se questa volta è proprio la monta a fare la differenza e a determinare il funzionamento perfetto dell’accoppiata. Così in Camporegio arriva Federico Arri.
Chi mette in sesto un altro bel colpo è la Selva, che porta nella stalla Rombo de Sedini, un Palio corso. Il capitano cerca, proprio sapendo che il fantino fa la differenza, la monta di Carlo Sanna detto Brigante mentre nella Giraffa, su Raol e sempre per lo stesso motivo arriva Jonatan Bartoletti detto Scompiglio.
La Lupa prosegue nel godere della scia positiva sulla quale viaggia da qualche anno e porta nella stalla Schietta, che ha esordito lo scorso agosto nel Montone facendosi apprezzare: capitan Gragnoli sceglie la monta di Valter Pusceddu detto Bighino, che rientra dopo due Palii di squalifica con la volontà di riprendersi il posto sul tufo.
Nella Civetta, su Techero ecco il ritorno di Andrea Mari: prima ancora del Nicchio è la Civetta a ufficializzare l’accoppiata con Brio. Rapporti che oggi confermano e consolidano, un po’ per tutte le Contrade, le ipotesi della vigilia.
Tonina, altro cavallo esordiente del lotto, va in sorte alla Torre che per la prima prova di stasera farà provare Mattia Chiavassa per poi optare per Giosuè Carboni detto Carburo.
Un altro giovane anche per la Tartuca, per la prima prova: sull’esordiente Remorex il capitano Gianni Cortecci sceglie di dare opportunità ad Alessio Giannetti, per poi andare avanti con Trecciolino. Poco dopo l’ufficialità, però, arriva la notizia che la Tartuca sceglierà invece quasi sicuramente Dino Pes detto Velluto.
Nella tarda serata arriva l’ufficialità: il giubbetto di Castelvecchio lo indosserà il giovane Andrea Coghe, detto Tempesta.
K.V.