Palio, il sindaco: “Via alla commissione di studio per il Regolamento”

Una commissione di studio per il Regolamento per il Palio, un concorso per la pittura del Drappellone di luglio e l’assegnazione dell’offerta del Masgalano all’associazione dei palcaioli.

Tris di annunci oggi per il sindaco Nicoletta Fabio

“Negli scorsi mesi – spiega – come amministrazione comunale abbiamo avvertito la necessità di valutare possibili modifiche al Regolamento, raccogliendo anche istanze arrivate dal mondo delle contrade”.

“In questi mesi – prosegue – come amministrazione comunale abbiamo avvertito la necessità di valutare possibili modifiche al Regolamento, raccogliendo anche istanze arrivate dal mondo delle Contrade. In più di un’occasione si sono evidenziati ‘vuoti’ normativi che siamo chiamati a colmare e ‘passaggi’ non sufficientemente chiari. E’ dovere del Comune recepire questi impulsi e, in quanto ente organizzatore del Palio nonché riferimento per tutta la comunità, dar vita a un organismo che studi la situazione e valuti se apportare modifiche alle attuali norme, in un percorso di condivisione trasparente e aperto”.

“La Commissione – dice– sarà infatti composta, oltre che da alcuni consiglieri comunali, anche da rappresentanti del Magistrato delle Contrade e del Comitato Amici del Palio”.

La nomina della commissione dovrebbe avvenire entro novembre, in un consiglio comunale già calendarizzato.

Per il Drappellone “abbiamo pensato di rinnovare il percorso di condivisione con artisti del territorio, attraverso un concorso che vuole premiare e valorizzare i talenti e le capacità senesi”, ha detto. Il Cencio, ha proseguito, “dovrà celebrare il quinto centenario dell’Accademia degli Intronati, storica istituzione culturale senese fondata nel 1525”.

Poi il Masgalano realizzato dai palcaioli “La richiesta – fa sapere – è stata rinnovata lo scorso anno per celebrare, nel 2025, il centenario dello storico legame che unisce la cornice dei palchi alla piazza del Campo. Con l’offerta del premio i palcaioli intendono manifestare il loro attaccamento alla comunità e alle Contrade”.