“La trasmissione Report ha commesso degli errori tecnici e fornito informazioni scientificamente incomplete e totalmente non corrette”. Il professor Emanuele Montomoli, CEO dell’azienda senese VisMederi interviene così sull’argomento che in questi giorni divide l’Italia. Dopo la discussa puntata di Report sui vaccini e sulle cifre che girano intorno alle grandi aziende farmaceutiche, si allarga il divario tra i favorevoli e i contrari, con particolare riferimento al vaccino per il papilloma virus. L’unico vaccino in grado di evitare un cancro.
Professor Montomoli, per chiarire la questione partendo dai dati oggettivi. che cos’è l’HPV, cioè lo Human Papilloma Virus?
“È un virus estremamente diffuso che esiste in diversi ceppi, ognuno identificato con un numero. Alcuni di questi ceppi sono inoffensivi per l’uomo, altri possono causare vari tipi di lesioni, altri causano lesioni gravi fino al tumore”.
Che lesioni causa l’HPV?
“Parliamo in particolare di lesioni alla cute ed alle mucose ma il virus è anche coinvolto nella comparsa di tumori. Le lesioni possono essere poco rilevanti (come le verruche nella pelle), più serie (come i condilomi genitali e anali) o decisamente gravi (come il tumore del collo dell’utero, dell’ano, del pene e del retto, della laringe e faringe)”.
Come si entra in contatto con il virus?
“Il contagio è quasi completamente per via sessuale”.
Quali sono i tipi di virus più pericolosi?
“Esistono due ceppi ad altissimo “rischio tumore” (nel collo dell’utero), sono i ceppi 16 e 18. Altri ceppi (come il 31 o 33 o il 35) possono causarle molto più raramente, altri ceppi sono a rischio basso”.
Cos’è il vaccino anti-HPV?
“È un vaccino che contiene solo parti del virus, e quindi non può causare la malattia, che crea anticorpi (protezione) per i ceppi più a rischio del virus, oggi è disponibile quello che previene il contagio di 9 ceppi del virus, tra i quale ovviamente il 16 ed il 18. Con il vaccino la quasi totalità delle lesioni possono quindi essere prevenute. Il vaccino è molto valido e non ha mostrato effetti collaterali. Possono vaccinarsi sia uomini che donne”.
Il vaccino quindi, va ribadito, è efficace…
“Il vaccino ha una elevata efficacia (compresa fra il 98 e il 100%) nel prevenire le infezioni da ceppi 16 e 18 e lo sviluppo di lesioni di alto grado nelle ragazze suscettibili nei tre anni successivi alla vaccinazione. L’uso del vaccino non ha evidenziato al momento l’insorgenza di eventi avversi gravi. Le due principali aree di incertezza riguardano la durata dell’immunità”.
Katiuscia Vaselli