Le immagini che sono arrivate dalla Sardegna bruciano nel cuore e fanno male: fa male sapere degli sfollati, fa male vedere intere colture andate a fuoco per migliaia e migliaia di ettari, fa male vedere gli animali morti spesso per la paura se non carbonizzati, fuggendo dalle fiamme che divoravano la splendida terra sarda.
E quando la furia cieca degli incendi si placa, si contano i danni. Tanti, troppi: persone, animali, agricoltura, allevamenti, economia. Ed è qui che arriva la grande solidarietà da tutta Italia e in particolare da Siena, che con la Sardegna ha un legame quasi atavico stretto tra uomini, cavalli e tradizioni. Ma non soltanto. Sono infatti tantissimi anche i sardi che ormai da qualche generazione vivono nelle terre di Siena come allevatori e produttori di latte, formaggi, carni ovine. E se in Sardegna esiste “sa paradura”, un patto fraterno tra i gentiluomini della terra e dei pascoli per cui si regalano alcuni capi di bestiame per aiutare chi si trova in stato di necessità, ecco che ‘antica usanza riprende vigore oggi tra i fantini sardi – e non soltanto – nei confronti della loro terra.
Da Sebastiano Deledda a Salvatore Ladu, da Andrea Degortes a Tonino Cossu, da Murtas a Paddeu passando per Pusceddu, Ticci, Bastiano e via via gli altri che si stanno aggiungendo proprio in queste ore per creare un ‘ponte’ tra Siena e la Sardegna e aggiungendosi alla solidarietà già mostrata nei giorni scorsi dal dottor Ciampoli: “Abbiamo deciso di mettere insieme fieno e mangimi da mandare agli allevatori delle zone colpite dagli incendi – spiega Deledda, a nome anche degli altri – perché non abbiamo ovviamente bestiame da offrire ma possiamo aiutare a ricostruire e dove tutto è bruciato, gli animali hanno bisogno di cibo. Cavalli, greggi, mandrie, ma anche cani – tutto ciò che tiene in piedi l’economia sarda nelle zone colpite dal fuoco – hanno necessità di sostentamento e chiunque voglia contribuire può farlo contattandoci, in caso di offerte in denaro acquisteremo fieno e mangime e, se possibile, anche animali. Stiamo già prendendo contatti anche con i camionisti che possano sostenere la causa e trasportare tutto il materiale raccolto fino a Oristano e ai luoghi più colpiti da questa tragedia. I fantini di ogni generazione si stanno muovendo per aiutare la Sardegna in crisi”.
Per sostenere la raccolta voluta dai fantini, potete contattare Sebastiano Deledda al numero 333 932 6052
Katiuscia Vaselli