Via libera alla candidatura italiana delle ville-fattoria del Chianti Classico per la verifica preliminare ai fini dell’iscrizione alla lista del patrimonio mondiale Unesco.
La decisione è arrivata oggi durante il consiglio della commissione nazionale italiana per l’Unesco. “La candidatura si colloca nella categoria dei paesaggi culturali, “creazioni congiunte dell’uomo e della natura”, così come definiti all’articolo 1 della Convenzione, che illustrano l’evoluzione di una
società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza dell’ambiente naturale e delle spinte culturali, economiche e sociali”, viene ricordato.
Il paesaggio delle ville-fattoria del Chianti Classico “rappresenta un esempio di insediamento diffuso fondato su una stretta interrelazione tra l’elemento umano e l’ambiente, caratterizzato da una continuità funzionale ed economica e da un utilizzo sostenibile delle risorse”. In caso fosse valutata positivamente dagli organi consultivi, la candidatura sarà ufficialmente trasmessa al centro per il patrimonio mondiale Unesco entro l’1 febbraio 2027.
Soddisfatto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “Quella del Chianti una candidatura che valorizza un paesaggio identitario della nostra nazione, che ha il pieno sostegno del ministero”.
“Siamo molto contenti per aver raggiunto quello che ci sembra già un traguardo – osserva il sindaco di Gaiole in Chianti Michele Pescini – . Il valore storico e antropologico del Chianti ha già portato a questi risultati”.
Quella della candidatura delle Ville del Chianti a patrimonio dell’Unesco è una bella notizia”. Questo il commento del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo . “Da oggi, dunque – conclude il presidente –, saremo al fianco del Chianti, dei suoi comuni e dei suoi sindaci nella speranza di poter tagliare, insieme, un nuovo, prestigioso traguardo”.