Paycare: scade la cassa integrazione senza prospettive di rilancio, le sigle vedono il sindaco

A due mesi dalla scadenza della cassa integrazione per i ventitré lavoratori del sito Paycare di Monteriggioni  “l’azienda non ha fornito alcuna prospettiva concreta di rilancio o di rientro al lavoro”, così in una nota Fim Cisl e Fiom Cgil di Siena che hanno chiesto un “incontro urgente” con Regione e istituzioni locali sulla vertenza. Un primo tavolo, fanno sapere le sigle, si terrà il prossimo venerdì 24 ottobre con il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, “che si è resa disponibile a ricercare soluzioni per i lavoratori”, come spiegano le organizzazioni. “Sarà un momento di denuncia pubblica e di richiesta di impegni concreti, perché il tempo è scaduto e la pazienza dei lavoratori è finita”.

“Nonostante l’utilizzo prolungato di fondi pubblici, non è mai stato presentato un piano industriale reale né un progetto credibile di ripartenza sul territorio senese – evidenziano le sigle-. È inaccettabile che, dopo anni di ammortizzatori sociali, non emerga la minima volontà di riportare attività produttiva a Siena.
Questa situazione mette a rischio anche la parte operativa di Nexi, dove lavorano altri 13 dipendenti, oggi costretti a vivere nell’incertezza più totale”.

Fim e Fiom, ribadendo la necessità e l’urgenza di un incontro aperto anche ai rappresentanti politici del territorio, “affinché si apra immediatamente un tavolo di confronto con l’azienda. Serve un intervento forte e deciso della politica, per richiamare l’impresa alle proprie responsabilità e difendere i posti di lavoro e il tessuto produttivo locale – aggiungono-. Non si può abbandonare un territorio che ha già pagato troppo in termini di deindustrializzazione”.