“Questa è una occasione importante per parlare ai nostri ragazzi e far capire loro quante informazioni false si trovano – ha affermato la professoressa Donata Medaglini –. Con la conoscenza si possono discernere le cose, le informazioni vere da quelle false. I giovani possono fare da cassa di risonanza ed è giusto ascoltare chi fa ricerca e chi lavora sui vaccini. Ma uno dei problemi fondamentali è dato dal fatto che i vaccini sono vittima del loro successo, i genitori di oggi non hanno vissuto in prima persona le gravi problematiche legate alle malattie devastanti che sono contenute e controllate grazie ai vaccini, quindi c’è chi pensa di potersi permettere che non c’è bisogno dei vaccini”.
La professoressa Donata Medaglini ha parlato all’Univax day, l’iniziativa organizzata nell’aula magna dell’università degli studi di Siena per parlare dell’importanza dei vaccini e del vaccinarsi. L’incontro, dal titolo “Giornata di informazione sui vaccini” e con il sottotitolo “Chi si vaccina protegge se stesso e gli altri” è stato organizzato all’università degli studi di Siena con docenti e professionisti che si occupano quotidianamente di questi temi.
Nel suo discorso ai ragazzi la professoressa Medaglini ha mostrato anche alcune immagini, come una che ritraeva bambini in fila per farsi il vaccino contro la poliomelite. “All’epoca le palestre delle scuole si riempivano di ragazzi che venivano vaccinati – ha affermato –. Se ci fosse già un vaccino contro il Coronavirus i genitori di adesso rifiuterebbero di darlo ai loro figli? Ricordiamoci che come si abbassa la soglia determinate malattie possono ritornare. E’ molto importante parlare di questi temi, la campagna no vax ha avuto molto successo perché sono stati davvero bravi a comunicare delle fake news. Forse noi ricercatori avremmo dovuto spiegare meglio quanto sono utili i vaccini, serve maggiore comunicazione specie sui più giovani”.