Come Castelnuovo Berardenga ci sono in Italia Amalfi, Forte dei Marmi e Taormina: luoghi d’èlite per antonomasia che vantano, da comuni non capoluogo quali sono, ben 4 ristoranti stellati entro i propri confini. Castelnuovo Berardenga no, non ha il mare dei vip ma vanta un pezzo di Chianti sinuoso e morbido e sfumature di verde che inebriano quanti hanno il privilegio di poterlo godere. Poi ci sono luoghi come l’Asinello a Villa a Sesta che preso vita dalle mani sapienti di Senio Venturi, il Poggio Rosso di Borgo San Felice guidato con maestrìa da Juan Quintero e Il Visibilio a Pievasciata espressione di Giuseppe Iannotti: gioielli esclusivi di piacere enogastronomico incastonati in alcuni degli angoli più suggestivi del territorio. Da oggi si aggiunge anche Contrada, guidato ai fornelli da Davide Canella (nella foto) e collocato all’interno dell’hotel di Castelmonastero. Una pioggia di stelle per Castelnuovo Berardenga che porta lustro al territorio e soddisfazione al sindaco, Fabrizio Nepi. “Credo davvero sia un unicum a livello nazionale, perché per un comune di poco meno di 9mila abitanti, avere quattro ristoranti stellati significa avere un’alta qualità dei servizi di ristorazione, ma c’è da ricordare anche tutte le altre attività commerciali che si riferiscono al mondo del turismo e delle attività ricettive: abbiamo un turismo di alta qualità , come si ritrova comunque in gran parte della nostra provincia, servizi insomma molto attenti ai dettagli, nello specifico anche alle filiera corta”.
Un lavoro che sì, potrebbe definirsi di squadra tra pubblico e privato: “In questi anni abbiamo lavorato molto con i comuni dell’ambito del Chianti senese e fiorentino per un importante lavoro di promozione in tutto il mondo raccontando come questo sia un territorio sostenibile dove la qualità della vita è alta, dove è possibile fare attività outdoor in maniera sicura, stiamo puntando molto sui percorsi trekking, sui percorsi cicloturistici che portano ogni anno tantissime persone. L’accordo con i comuni del Chianti -spiega ancora Nepi – in questi anni ci ha fatto avere dei numeri molto importanti per quanto riguarda le presenze turistiche perché al di là della parentesi del 2020, anno del Covid, abbiamo sempre avuto una tendenza a crescere e così vogliamo fare cercando di legare la nostra attività di promozione territoriale insieme ai ristoranti stellati, agli hotel che hanno 5 stelle sul nostro territorio che sono molti rispetto alle capacità e alla grandezza dei nsotri confini ma penso a tutte le attività turistiche presenti, anche più piccole, ai tanti agriturismi, un segmento che vanta alta qualità dall’inizio alla fine”.
In provincia Siena sono 12, dunque, i ristoranti stellati, 14 le stelle complessive: due quelli che hanno ricevuto un doppio encomio. Arnolfo a Colle Val d’Elsa, che ormai ha consolidato il suo status su scala nazionale e rappresenta la maestria di Gaetano Trovato, e Campo del Drago, una novità nel panorama Michelin, che può godere dell’esclusività dell’ambiente di Castiglion del Bosco, a Montalcino, e della cucina di Matteo Temperini. In questo tripudio di gusto, l’unico boccone amaro rimane a Siena, comune capoluogo, che non vanta nessun titolo prestigioso nel settore enogastronomico.
Katiuscia Vaselli