Prosegue l’azione di spegnimento da parte dei Vigili del fuoco dei numerosi fronti di incendio che stanno interessando dalla sera del 24 settembre il monte Serra e alcune aree limitrofe: le fiamme sono ancora alte.
I Vigili del fuoco sono impegnati sia con le squadre a terra che con la propria flotta aerea di Canadair. Attualmente sono 118 i Vigili del fuoco che operano a terra con oltre 40 automezzi di spegnimento, mentre dalle prime luci dell’alba 3 Canadair sono tornati in volo sul monte Serra e nella zona di Vecchiano (PI).
Nella notte le squadre di Vigili del fuoco, schierate a protezione delle abitazioni, hanno lavorato nell’area boschiva di Avane per impedire l’avanzamento delle fiamme verso il centro abitato.
Permangono criticità nel comune di Vicopisano, nelle frazioni Cucigliana, Noce e Campo dei Lupi, nel comune di Vecchiano, in località Avane, e nel comune di Calci, nella frazione Tre Colli.
Sono ancora attive e alimentate dal vento le fiamme di due incendi del Pisano. Il rogo che si è sviluppato sul monte Serra sta avanzando, anche se più lentamente rispetto a ieri, e si sta avvicinando verso Vicopisano sempre spinto dal vento che però soffia meno forte. Attualmente le località interessate sono Cucigliaba e Campo dei lupi.
Sono già operativi tre Canadair e un elicottero S64 della flotta nazionale e 5 elicotteri regionali. Sul monte Serra, tra Calci e Vicopisano, sono bruciati, ad ora, fino 700 ettari di bosco, ma la stima è provvisoria, come precisa la Protezione civile regionale perché le fiamme sono ancora attive. Oltre alle squadre da terra che hanno lavorato tutta la notte sono impegnati dalle 7.00 due Canadair, l’S64 e 3 elicotteri della Regione.
Per l’incendio di Avane, scoppiato nella serata di ieri in una zona boscata, sono impegnate a terra decine di squadre del volontariato e operai forestali dei diversi enti interessati mentre i vigili del fuoco che presidiano le abitazioni. Dall’alto un Canadair e 2 elicotteri regionali. Qui sono andati in fumo circa 40 ettari. Le condizioni meteo non aiutano le operazioni di spegnimento perché pure oggi è prevista una giornata ventosa. Il presidente della Regione Enrico Rossi si sta recando a Vecchiano, nella sede comunale.
E anche oggi saranno chiuse le scuole di Calci e di Vicopisano e resterà chiuso anche l’aeroporto di Pisa, che già è stato bloccato nel pomeriggio di ieri, per favorire il lavoro dei mezzi aerei.
Qualche casa è stata attaccata dalle fiamme, ci sono auto bruciate. Nessuno è morto, non ci sono feriti. Risultano tre intossicati lievi, uno lo hanno portato in ospedale per maggior sicurezza.
Tutti sono convinti che le origini del rogo siano dolose, anche se ancora non c’è stato il tempo per cercare eventuali inneschi. Certo è che le fiamme sono partite in una serata fresca, all’interno del bosco e non da uno dei tanti oliveti, che rendevano questo uno di luoghi speciali per le scampagnate domenicali, dove talvolta gli agricoltori fanno abbruciamenti.
La partita più grande, insieme allo spegnimento reso difficile dal vento, è stata l’assistenza agli evacuati, circa 700 persone fatte allontanare in piena notte dalle frazioni montane, Montemagno, Oliveto, Noce, Caprile di Sotto, e dalle molte case sparse.
La Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale, il decreto è stato firmato dal presidente Rossi che ha annunciato lo stanziamento di 200mila euro per coprire le spese dei soccorsi, mentre il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio in serata a Calci insieme al sottosegretario all’Interno Stefano Candiani e al Capo dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi, ha assicurato che chiederà al premier Giuseppe Conte di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale. “A chi ha perso gli olivi, non interessa di che partito siamo”, ha aggiunto Centinaio riferendosi al fatto che lui è della Lega il l’assessore regionale all’agricoltura della Toscana Marco Remaschi è del Pd: “Bisogna risolvere il problema”. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, fin da stamani, ha chiesto di fare chiarezza sulle cause.
La procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di rogo doloso. Ad indagare sull’origiune delle fiamme saranno i carabinieri forestali insieme ai vigili del fuoco. Ma ora vanno spente le fiamme.
Questa mattina sono partiti altri vigili del fuoco anche da Siena: sei operativi e un funzionario come autista.
Quindici anni quelli stimati da Coldiretti per il recupero ambientale: distrutti bosco, diecimila ulivi, danni definitivi per gli apicoltori. Cinque anni necessari per tornare a produrre. Salgono a sei i milioni di euro di danni.
Intanto, poco fa, Vigili del Fuoco del Comando di Firenze sono intervenuti con diverse squadre in Comune di Impruneta, zona Via di Codacci, per un incendio di sterpaglie vegetazione che ha coinvolto anche alcune capanne, mezzi agricoli e vecchi veicoli dismessi. Inviati dalla SOUP della Regione Toscana volontari AIB e elicottero della Regione. Sul posto anche Carabinieri Forestali e Polizia Locale. Il vento rende difficili le operazioni.
Nell foto, pubblicata sul web, si vede il fumo denso che arriva fino alla città di Pisa.