Processo Ruby Ter, a Siena Berlusconi assolto con formula piena: il fatto non sussiste

Silvio Berlusconi è stato assolto perché il fatto non sussiste. Dopo una giornata lunghissima e ricca di colpi di scena, si conclude così la tranche senese del processo Ruby Ter nel quale doveva rispondere dell’accusa di corruzione in atti giudiziari.

La sentenza è stata pronunciata dal presidente del collegio Simone Spina dopo una camera di consiglio durata un’ora. Assolto con formula anche il pianista delle feste ad Arcore Danilo Mariani, anche lui era imputato per il reato di corruzione in atti giudiziari.

“Il risultato ci dà enorme soddisfazione perché c’è stata un’assoluzione con la formula più ampia possibile. Ogni altro commento sarebbe superfluo”. Così Federico Cecconi, legale di Silvio Berlusconi, commenta la sentenza della tranche senese del processo Ruby Ter, all’uscita del Tribunale di Siena. “Berlusconi l’ho sentito poco faa ed era contento e sollevato. Auspico che quanto accaduto stasera abbia delle ricadute positive anche sul processo a Milano – continua-, ricordiamoci che questo è un frammento di un procedimento più ampio e le caratteristiche, le imputazioni e l’impostazione accusatorie sono le medesime. Confidiamo che questo di oggi sia un buon viatico per il futuro”. Le motivazioni della sentenza “usciranno tra 90 giorni – sottolinea Enrico De Martino, anche lui legale di Berlusconi-. Quello di oggi è il corretto epilogo di questo processo. Noi abbiamo sempre creduto nell’assoluta innocenza di Berlusconi e riteniamo che questa sia una corretta decisone del Tribunale”.

 

Assoluzione con formula piena anche per il pianista delle feste di Arcore, Danilo Mariani: “Il quadro probatorio era quello che era è da lì non ci si poteva distaccare. La pubblica accusa ha dovuto modificare svariate volte, nel corso del dibattimento, l’impostazione accusatoria, Da ultimo questa corruzione ipotizzata si era trasformata in 14mila euro di dazioni che, francamente, erano completamente scollegate da ogni prospettiva di accordo corruttivo. Siamo soddisfatti per questa conclusione”.

 

Lo dice Salvatore Pino, legale di Danilo Mariani, mentre commenta la sentenza di assoluzione del suo assistito per il reato di corruzione in affari giudiziari nella tranche senese del processo Ruby Ter. Le dazioni di denaro “erano riconducibili all’attività lavorativa- afferma Fanny Lucia Zoi, l’altra legale di Mariani- . Danilo l’ho sentito solamente un minuto al telefono ed era fortemente commosso. Non si è, però, mai perso d’animo”.

Le reazioni – Intanto arrivano le prime reazioni dalla politica, in particolare da Forza Italia ed il centro destra. Gli altri leader dell’area Matteo Salvini e Giorgia Meloni avrebbero telefonato al Cav dopo l’assoluzione nel processo di Ruby ter a Siena. “L’assoluzione con formula piena del presidente Silvio Berlusconi sul caso Ruby ter scrive i titoli di coda su un periodo storico che ha visto il nostro presidente bersaglio di tanto fango mediatico. La verità ha finalmente trionfato”. Lo scrive in una nota il sottosegretario al Mipaaf Francesco Battistoni, senatore di Forza Italia. “Una notizia che restituisce fiducia nella giustizia l’assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby ter al tribunale di Siena. Una sentenza che però non ripaga troppi anni di ingiuste accuse. Un abbraccio al presidente”, così il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook. “Nei processi si cercano prove a sostegno di fatti: la sentenza di oggi perché ‘il fatto non sussiste’ è la ‘prova’, l’ennesima, dell’incredibile accanimento subito dal presidente Silvio Berlusconi. Giustizia, con sommo ritardo, è fatta”. così in un tweet il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè. “L’assoluzione del presidente Berlusconi nel processo Ruby-ter è importante, perché viene riconosciuta la sua totale estraneità ai fatti che gli venivano contestati, e perché ci consente di avere fiducia nella giustizia. La decisione di oggi ripristina, dopo tanti attacchi, la verità”, scrive Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie

La vicenda – Si conclude così l’ultimo capitolo di una lunga storia. Danilo Mariani, presente come pianista alle feste di​ Arcore, è in rapporti di lavoro con l’ex-presidente del consiglio Silvio Berlusconi che ne apprezza le doti artistiche e risiede in provincia di Siena. Dal processo principale Ruby ter a Milano è stata quindi stralciata questa parte che è stata inviata per competenza a Siena. Nello specifico si è inteso fare luce sui pagamenti che Mariani ha avuto negli anni da Berlusconi. L’accusa, presentata dal pm Valentina Magnini, sosteneva che Mariani, nella sua deposizione al processo​ principale​ di Milano avrebbe testimoniato​ il falso su quanto accadeva alle feste di​ Arcore, ricevendo in cambio consistenti somme di denaro. Il magistrato aveva chiesto quindi la condanna di Berlusconi a quattro anni e due mesi per il reato di corruzione​ in atti giudiziari, e di Mariani, sempre per corruzione in atti giudiziari e anche di falsa testimonianza per complessivi quattro anni e sei mesi. La stessa difesa ha controbattuto alle tesi della pubblica accusa sottolineando​ come i pagamenti a Mariani fossero il frutto della sua attività di pianista ed ha portato varie testimonianze tra cui quelle del commercialista Andrea Perini,​ del ragionier Giuseppe Spinelli, contabile dell’ex presidente del Consiglio ed anche del​ commercialista Gianfranco Santolini. Scopo della difesa era di dimostrare che anche i pagamenti degli anni successivi,​ per i quali​ Berlusconi e Mariani sono sotto processo nella tranche senese,​ sono stati fatti sempre per le prestazioni​ del pianista. E non per fare falsa testimonianza, come sostenuto dall’accusa. Il processo si è svolto in parte durante il periodo di pandemia per cui ha visto qualche udienza rinviata, e senza la presenza di Berlusconi. Inoltre i legali della difesa avevano chiesto più volte il legittimo impedimento.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi