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Progetto ‘Benvenuti a Siena’, il grazie delle trenta donne fuggite dalla guerra: “Qui accoglienza splendida e inaspettata”

“Grazie Siena per l’accoglienza”. Con queste parole, trenta donne di nazionalità ucraina, in fuga dalla guerra con i loro figli, hanno voluto ringraziare la comunità che le ha accolte e aiutate in queste settimane grazie al progetto “Benvenuti a Siena” che ha mobilitato e messo in rete la generosità delle famiglie senesi. Il progetto nasce da un’iniziativa delle istituzioni insieme alle associazioni di volontariato e le comunità ecclesiastiche, compresa la cooperativa Pangea del Consorzio Arché.

Il progetto nasce dai soci volontari della Cooperativa Sociale Pangea che sin dall’inizio dell’emergenza Ucraina hanno collegato soggetti diversi del territorio di Siena per rispondere al bisogno prioritario di inclusione dei cittadini ucraini che improvvisamente hanno dovuto abbandonare le loro vite ritrovandosi in un contesto totalmente sconosciuto. I risultati dell’iniziativa sono stati presentati venerdì scorso, 27 maggio, in un evento che si è tenuto all’Orto de’ Pecci. Attraverso la partnership con l’Istituto Comprensivo Mattioli di Siena, con la ludoteca Cittinilandia e con la Pubblica Assistenza nonché con il contributo del Comune di Siena e di una donazione di un soggetto che è voluto rimanere anonimo, da fine marzo sono stati realizzati alla scuola Pascoli corsi di lingua italiana rivolti agli adulti e attività ludico-ricreative e laboratori musicali per i bambini dal lunedì al giovedì; il venerdì invece è stato dedicato al laboratorio “Lingua e territorio”, un trekking urbano itinerante con due guide turistiche per conoscere i luoghi della città di Siena prendendo al contempo confidenza con i termini e le frasi da utilizzare nella quotidianità. L’adesione alle attività proposte è stata molto alta tanto da dovere suddividere i partecipanti in due gruppi. Numerosi i contributi di solidarietà realizzati attorno a questo progetto tra cui i biglietti di ingresso per il Museo del Duomo messi a disposizione dall’Arcivescovo di Siena, quelli per il Teatro dei Rinnovati offerti dal direttore artistico del Balletto di Siena Marco Batti, il percorso di pet therapy per i bambini realizzato dalla Pubblica Assistenza, l’acquisto di giochi, passeggini, biciclette ed altri beni grazie alle donazioni raccolte da Alessandra Aloe del negozio di abiti vintage Aloe&Wolf di Siena.

“Questo progetto non solo ha permesso di dare dignità e valore alle ‘vite in sospeso’ di coloro in fuga dall’Ucraina ma ha contribuito alla costruzione di una comunità accogliente e solidale rappresentando un esempio virtuoso di accoglienza spontanea e informale”, afferma Monica Tosoni socia volontaria della Cooperativa Pangea. A nome del gruppo di donne ucraine è intervenuta Yaroslava, una giovane mamma che ha partecipato al progetto: “Vogliamo ringraziare gli organizzatori e ogni persona che ha messo qualcosa di suo in questo progetto. A Siena abbiamo
ricevuto un’accoglienza inaspettata e vi ringraziamo per averci insegnato l’italiano, per aver fatto giocare e divertire i nostri figli e per averci aiutato a conoscerci tra famiglie ucraine”. A conclusione del pranzo i partecipanti hanno regalato agli insegnanti, agli educatori e alle guide un collage di fotografie dei bei momenti trascorsi insieme, felici di poter contare sulle amicizie e relazioni di vicinanza costruite in questi mesi.

 

Niccolò Bacarelli

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Niccolò Bacarelli

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