Il benessere femminile, l’affluenza al voto e la presenza di medici specialisti sono tra i fiori all’occhiello del territorio. Il tasso sugli infortuni gravi o mortali sul lavoro e le truffe informatiche sono invece il nostro flagello.
A stabilirlo è Il Sole 24 Ore nella sua annuale classifica sulla qualità della vita. Quindici le posizioni scalate e quindicesimo il piazzamento per la provincia di Siena, che a livello regionale è invece medaglia d’oro. Novanta gli indicatori esaminati dal quotidiano economico, suddivisi in macroaree tematiche: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
La valutazione dei parametri è fatta prendendo in analisi fonti ufficiali e dati forniti da istituzioni ed enti come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia. Non mancano poi realtà certificate di settore come Scenari immobiliari, Prometeia e Infocamere.
“Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore, in base ad un “senso di lettura” del parametro (positivo e negativo) definito dalla redazione”, ricordano da Il Sole 24 ore.
Il punteggio totale ottenuto da Siena è di 615,83. Poco fa avevamo spiegato quali erano le voci in cui ottenevamo i risultati migliori e peggiori: per i medici specialisti ad esempio siamo medaglia d’argento in Italia e ne abbiamo 57,3 ogni diecimila abitanti, contro una media di 31,1; per le frodi informatiche, da sempre un problema per il nostro territorio, le denunce registrate sono 633,1 a fronte del dato italiano di 491,5. Siamo quindi 94esimi.
Sfioriamo il podio per la qualità della vita delle donne: siamo quarti, con un punteggio di 673. Il dato nazionale è di 542,4. È chiaro però che alcuni indicatori abbiamo un peso specifico maggiore di altri, e quindi devono essere letti con maggiore attenzione.
Appare già evidente sottolineare la questione degli affitti: qui da noi incidono per il 41% sul reddito medio dei cittadini, mentre in Italia il dato scende al 27,4%. L’inflazione a livello generale poi è di tre decimali superiore al valore del Paese: 1% contro 0,7%. A Siena comunque il 76,9% dei cittadini tra 20 e 64 anni, secondo le rilevazioni Istat del 2023, è occupato. Un indicatore maggiore rispetto al 66,4% registrato in Italia.
Un altro aspetto su cui porre la lente è quello del tasso di fecondità, che è la somma dei quozienti specifici di fecondità in base al rapporto per ogni età feconda (15-50 anni), il numero di nati vivi all’ammontare medio annuo della popolazione femminile (Istat, 2023): è un dato più basso rispetto a quello italiano, 1 in confronto a 1,2. Ciò significa che in questo territorio si continua a fare pochi figli.
I nostri Comuni scommettono però sulla cultura. Secondo un’elaborazione di Tagliacarne su dati Siope sono 30 gli euro destinati a persona, un numero che doppia il 12,9 di media italiana.
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