Raccolta fondi per le Scotte, l’ospedale non l’ha promossa ma il bonifico è arrivato

La risposta a un gesto di umanità è stata una doccia fredda ma Silvia e Marco, la coppia di senesi (nella foto) che avevano promosso la raccolta, hanno ammesso di aver peccato di ingenuità e hanno appena effettuato un bonifico da 6500 euro (frutto del contributo di tante persone) attraverso la piattaforma indicata dall’azienda ospedaliera senese.

Facciamo un passo indietro. A quando la coppia, in casa nel rispetto dell’ordinanza, ha avuto l’idea di contribuire attraverso una raccolta al sostegno dell’attività del policlinico senese: “La nostra  – spiegano Silvia e Marco – è un’iniziativa privata sulla scia delle tante donazioni che in questi giorni sono state fatte in Italia da privati cittadini e da personaggi pubblici. L’errore che abbiamo compiuto è quello di non aver concordato prima con l’ospedale tutta la faccenda. Quando ci siamo visti arrivare i primi messaggi minatori abbiamo contattato l’ufficio comunicazione dell’ospedale e la questione è stata chiarita. A loro era già arrivata la segnalazione e si stavano già interessando ai chiarimenti. Comunque, giustamente, l’azienda ha tenuto a precisare che nonostante le donazioni effettuate all’ospedale siano sempre un dono immenso, non andava fatto passare il messaggio che l’ospedale era in crisi. Abbiamo allora deciso di chiudere la raccolta fondi ed effettuare bonifico immediato con quanto raccolto finora, che è tanto: poco più di 6400 euro, noi abbiamo eseguito bonifico di 6500 euro che è a nome di quanti, in queste ore, hanno risposto positivamente alla richiesta. E a tutti loro va il nostro grazie”.

Poco prima, l’azienda ospedaliera aveva diffuso una nota stampa dovuta, alla luce dei fatti avvenuti nella mattinata

“…l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese precisa di non aver promosso alcuna raccolta fondi su piattaforme di crowdfunding legata all’emergenza Covid-19, in nome e per conto dell’ospedale Santa Maria alle Scotte. «La macchina di sostegno e le risorse per fronteggiare questa emergenza ci sono grazie al pieno supporto della Regione Toscana che ci sostiene in tutto – afferma il direttore generale dell’Aou Senese, Valtere Giovannini –. Le nostre terapie intensive hanno tutte le risorse necessarie per fronteggiare ogni necessità. Eventuali proposte di raccolta fondi sono iniziative di singoli cittadini. C’è un’unica cosa che chiediamo davvero ai cittadini – aggiunge Giovannini – e cioè di adottare i comportamenti virtuosi per la tutela della salute pubblica, di rispettare le regole e le indicazioni e di rivolgersi all’ospedale solo in caso di urgenza ed effettiva necessità. Siamo sempre grati quando qualcuno dona al nostro ospedale o alle associazioni di volontariato che collaborano con noi ma non ci sono necessità specifiche legate al Covid-19». Le modalità per fare donazioni e sostenere le attività di cura, assistenza e ricerca dell’ospedale rimangono quindi le stesse di sempre e sono disponibili sul sito aziendale, cliccando sulla voce “sostienici”, a questo link: http://www.ao-siena.toscana.it/index.php/sostienici”

 

 

“Siamo amareggiati, nonostante alla fine siamo riusciti nell’intento di dare una mano ma non pensavamo di creare tutto questo putiferio per un gesto di umanità”. Silvia e Marco ringraziano comunque pubblicamente quanti hanno contribuito ad inviare un sostegno, comunque utile, all’ospedale senese che sta facendo, al pari di tutta la sanità pubblica italiana, un lavoro egregio.