La Regione Toscana “deve diventare un acceleratore di connessioni fisiche e digitali, un motore di innovazione. Siena ha università e centri di ricerca di livello internazionale ma troppo spesso il capitale di conoscenza resta chiuso nei laboratori. Serve un ponte tra ricerca e impresa per favorire il trasferimento tecnologico e la nascita di start-up, creando contaminazioni positive tra il mondo accademico e quello produttivo”.
È il messaggio che arriva dal mondo delle imprese a pochi giorni dalle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. A lanciarlo è Giordana Giordini, futura presidente di Confindustria Toscana Sud, che individua nelle infrastrutture e nel dialogo tra ricerca e impresa la chiave per rilanciare Siena e l’intera regione.
Il vertice degli industriali ha evidenziato come “le sfide sono tante ma se dovessi indicare tre priorità fondamentali partirei da infrastrutture, credito e formazione. Siena sconta ancora un isolamento che penalizza imprese, cittadini e turismo. Bisogna modernizzare i collegamenti, soprattutto quelli stradali, e concludere i cantieri aperti. Le aziende, inoltre, hanno bisogno di strumenti finanziari più accessibili: è essenziale rafforzare il dialogo con il mondo bancario e creare condizioni che consentano anche alle piccole e medie imprese di investire, innovare e crescere”, ha concluso, parlando a “Battaglia Elettorale”, il podcast dell’agenzia di comunicazione Galli Torrini sulle elezioni regionali toscane del 12 e 13 ottobre.
Alla puntata ha partecipato anche Cristian Lamorte, giornalista di Radio Siena TV e corrispondente dell’agenzia di stampa Ansa, che ha sottolineato come “il caso Beko sia oggi il simbolo delle difficoltà economiche e occupazionali della provincia: dopo mesi di scioperi, l’unico spiraglio è la reindustrializzazione, ma la politica resta divisa tra chi rivendica i risultati del governo e chi denuncia l’assenza di una visione di lungo periodo. Le infrastrutture, con l’eterna incompiuta dell’Autopalio, il progetto dell’aeroporto di Ampugnano e la partita della stazione Medio Etruria restano nodi decisivi. E sulla sanità – ha aggiunto il giornalista – il dibattito si concentra attorno all’assessore uscente Simone Bezzini, unico senese nella giunta regionale, divenuto il bersaglio principale del centrodestra”.
Su Sky Tg24 va in onda il confronto tra Alessandro Tomasi ed Eugenio Giani.Il candidato del centrodestra ha attaccato il governatore uscente sul salario minimo: “Giù la maschera: manca negli appalti pubblici. Non prendiamo lezioni da chi ha firmato contratti a 5 euro l’ora”. Tomasi ha poi accusato il centrosinistra di incoerenza sui Cpr.
La replica di Giani non si è fatta attendere: “Tomasi si arrampica sugli specchi. Prima di tutto serve una riforma nazionale dei Centri per il rimpatrio”.