Regionali, Donzelli carica FdI: “Un consigliere? Siena avrà il suo assessore”. E Michelotti: “Il nostro è unico voto utile”

In caso di elezione di un consigliere regionale in provincia di Siena, «per noi sarebbe la prima volta: nemmeno Alleanza Nazionale ci riuscì. Ma siccome vinceremo, l’obiettivo vero è avere un assessore della provincia di centrodestra che farà gli interessi del territorio e porti risultati concreti, non come quelli visti finora con il centrosinistra».

Ne è convinto Giovanni Donzelli, deputato e responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, che suona la carica nel giorno della presentazione dei candidati senesi al consiglio regionale.

«Il centrodestra è pronto a governare la Toscana – ha aggiunto – così come sta governando l’Italia. Chi preferisce un’Italia ferma, immobile e non rispettata, ed è contento di una Toscana nelle stesse condizioni, può votare a sinistra. Chi invece vuole una Toscana capace di accelerare, come già sta facendo l’Italia con Giorgia Meloni, può votare Fratelli d’Italia e Alessandro Tomasi presidente».

Nel suo intervento davanti ai sostenitori non sono mancate le battaglie identitarie della coalizione, dal decreto sicurezza alla riforma della giustizia, ma anche i temi legati al territorio. Primo tra tutti il caso Beko: Donzelli, che ha pranzato con gli operai, ha ricordato come «il Governo abbia fatto scelte importanti, riconosciute dagli stessi lavoratori, che hanno votato a favore dell’accordo perché si sono sentiti ascoltati. Non abbiamo strumentalizzato il loro futuro per sventolare bandiere e raccogliere voti, ma cercato di risolvere il problema. L’accordo è buono, il ministro Urso è stato bravissimo. La vera sfida ora è reindustrializzare e salvare i posti di lavoro».

Spazio anche a Mps: «Giani ha riconosciuto il grande lavoro del governo Meloni. È stato onesto e trasparente nel riconoscere i meriti. Non tutti nella sua maggioranza la pensano come lui: molti avrebbero preferito un Monte dei Paschi ancora in crisi, che continuasse a drenare soldi pubblici, licenziare e indebolirsi sul territorio», ha concluso.

Sul fronte della Fondazione Mps è intervenuto Francesco Michelotti: «Serve un cambio di paradigma dentro l’Ente», ha affermato, chiedendo «un processo di svecchiamento» a Palazzo Sansedoni. E sulle nomine ha ammonito: «Non faremo da passacarte».

Michelotti ha poi chiarito che «nel rispetto degli alleati, a Siena l’unico voto utile per eleggere un consigliere regionale è quello a Fratelli d’Italia». Tra i candidati figurano l’assessore comunale Enrico Tucci, l’ex sindaco di Chianciano Andrea Marchetti, Linda Coppi, Maria Carolina Roselli, Fabio Papini e Barbara Stori.

Marco Crimi