“Sono contrario al coprifuoco alle 22, è una misura coercitiva che porta i più giovani a cercare di infrangerla”. Emanuele Montomoli, cso di VisMederi e docente dell’università di Siena, critica la misura restrittiva, tanto discussa in Italia, che rimarrà in vigore anche dal prossimo lunedì 26 aprile.
“Bisognerebbe fare capire che si può stare fuori anche dopo le 22, portando le mascherine e rispettando il distanziamento sociale”, prosegue. Sulle riaperture e sul possibile passaggio della Toscana in zona gialla Montomoli ripete quanto detto da giorni: “I numeri non permettono il via libera ad aperture che ci espongono ad un rischio, ma capisco che esistono anche le necessità delle attività commerciali”. Il cso di Vismederi ricorda però che “i nostri presidi ospedalieri sono pieni e quindi, con un aumento dei contagi, dovremo trovare altri posti letto per i ricoveri. I dati sui nuovi casi sono ancora alti e la nostra copertura vaccinale è ancora indietro”.
Il suggerimento? “Riapriamo e cerchiamo di mantenere delle regole di buon senso”, afferma Montomoli. I dubbi però restano, “nel periodo pre-natalizio abbiamo visto molti commercianti che non rispettavano le norme di distanziamento. Questo non deve essere fatto”, perché ” se ci comportiamo male, tra un mese saremo costretti a nuove chiusure”, ancora Montomoli. Per il cso di VisMederi “l’Italia, almeno ad aprile e maggio, soffrirà molto per l’approvvigionamento dei vaccini”. Adesso “serve pazienza, riapriamo rispettando le regole in modo imperativo”.
Come si svilupperà il contagio nei prossimi mesi? “Il virus, in estate, non trova una situazione ecologica che lo possa favorire. Il Sars-Cov2 predilige una temperatura mite, tra i 10 e i 15 gradi”, chiosa il docente dell’ateneo di Siena. “L’estate ci aiuterà anche perché, a differenza dell’inverno, le persone potranno stare all’aperto dove il coronavirus si diluisce e non contagia con la stessa efficacia”