Nino Manfredi, Maria Callas, Gianni Demichelis, Diego Abatantuono, Alberto Sordi: ti guardano dalle antiche pareti in mattoni, ci si può perdere tra centinaia di altri volti famosi come i loro immaginando i grandi nomi di Cinecittà e di Hollywood a godere della buona cucina toscana seduti a un tavolo al ristorante da Guido, il locale che ha fatto la storia di Siena e che di storie da raccontare ne ha per 130 anni, dai personaggi senesi e del Palio fino ai grandi vip dello spettacolo che, una volta in città, facevano tappa obbligata qui. E finivano a tavola insieme, bevendo buon vino e ridendo, i personaggi famosi e quelli che al teatro o al cinema li applaudivano.
Di storie da raccontare ne ha davvero tante il ristorante ma la più importante è quella che lo porta fino ad oggi con la capacità di rinnovarsi mantenendo la tradizione della buona cucina e dell’ottimo vino, dell’atmosfera amichevole, con l’eleganza semplice che addice un vero signore, identità forte del locale da sempre. E se oggi il ristorante può riaprire così è merito di un giovane imprenditore senese, Paolo Boschi, che nel 2016 decise di scommettere sul ristorante da Guido e che oggi, dopo alcuni mesi di chiusura per lavori, riapre al pubblico come “Pier Pettinaio”.
“Non ho voluto cambiare nulla e lasciare tutto com’era – racconta Paolo Boschi -, perché la storia va rispettata. Questo luogo ha ospitato le più grandi celebrità dello spettacolo, a partire dagli anni ’30, quando gli attori uscivano dal teatro dei Rinnovati per venire qua a rilassarsi e a gustarsi i prodotti tipici, con un buon bicchiere di vino. Si creava una bella atmosfera, perché si poteva vedere, per esempio, Alberto Sordi che parlava e si univa ai senesi e oggi una cosa del genere sarebbe impensabile”.
Dopo un periodo di chiusura per lavori, il ristorante è tornato all’attivo in queste settimane, con la nuova denominazione “Pier Pettinaio. Il cambio di nome è stato obbligatorio – spiega Paolo Boschi -, così ho deciso di omaggiare Pier Pettinaio, che nel ‘400, proprio qui, aveva una fabbrica di pettini. Mi sembrava giusto fare un passo indietro nella storia, perché non dobbiamo dimenticare le origini, anche se nel cuore dei senesi rimarrà sempre immarcescibile il nome Ristorante Guido”.
Katiuscia Vaselli
Pietro Federici