Sindaco Bruno Valentini, parliamo della gestione dei rifiuti che soprattutto nel centro storico, dove da anni esiste la raccolta porta a porta, i furbetti continuano a conferire i sacchi in modo sbagliato la sera, anziché nelle prime ore del mattino. Forse potrebbe essere utile ripensare la raccolta in orari diversi, magari la sera, d’accordo con il gestore?
“Passeremo alla raccolta notturna solo per umido e rifiuti organici per le grandi utenze, cioè bar e ristoranti. Perché raccogliere anche vetro e plastica farebbe troppo rumore e disturberebbe i cittadini. Per il resto, stiamo pensando a rafforzare la comunicazione ma anche a rilevare i furbetti. Abbiamo assegnato a Sei Toscana il compito di realizzare i sacchetti con i codici a barre, come già esistono in tantissime città in Italia e all’estero. A quel punto non si potrà più sgarrare se si vorranno evitare sanzioni. E sempre Sei avrà il compito di risistemare le facciate deturpate dai graffiti”.
Anche perché non sono certo artistici. A proposito di arte, c’è stato un boom di richieste per la mostra di Ambrogio Lorenzetti e siete riusciti ad ottenere la proroga fino all’8 aprile. Eppure alcune dichiarazioni recenti definiscono la mostra “bella ma un fallimento per la programmazione”…
“Negli ultimi anni i pernottamenti sono aumentati, in particolare nel periodo di bassa stagione turistica. Solo in occasione dell’ultimo dell’anno, i posti letto erano esauriti già da un mese prima e in questo ultimo fine settimana, ci sono stati 3600 ingressi alla mostra di Ambrogio Lorenzetti e 8000 fra Duomo e Santa Maria della Scala. Mai visti numeri così. Se avessimo fatto la mostra in primavera, probabilmente avremmo avuto numeri più alti, ma quelli sono turisti che sarebbero venuti lo stesso. La mostra serve anche per attirare turisti in un periodo morto ed ha un valore che va al di là della presenza. Si racconta di Siena e si suggerisce qualcosa che va avanti per anni. Questa mostra parla della città, della sua arte e della sua storia, ha un effetto di trascinamento che suggerisce Siena come luogo da visitare anche a livello internazionale. Abbiamo dato valore ad un artista che restava ancorato ad una sola opera, il Buon Governo, e adesso ha preso un grande respiro anche su un livello territoriale più ampio. Questi tipi di mostre non sono solo esposizioni acchiappa visitatori, ma operazioni di grande spessore dove dietro vi è una lunga ricerca: la mostra è in corso da 3 anni per la spettacolarizzazione dei restauri. Ha un punto di stop con l’esposizione, ma va avanti con il suo racconto. Anche il Santa Maria, è un museo di se stesso con esposizioni permanenti. Fra poco presenteremo il calendario 2018, è prioritaria un’organizzazione che copra tutto l’anno e per tutti i gusti. Quando sono arrivato, comunque, al Santa Maria entravano un quarto dei visitatori di quelli che entrano ora. Credo che i numeri rispondano alle chiacchiere”.
Da anni si parlava della sinergia tra Opera Metropolitana, Santa Maria della Scala e Comune. Eppure solo di recente questo è avvenuto. Quindi la sinergia funziona…
“Mi vengono in mente tre cose che non erano mai state fatte ma delle quali si era sempre parlato: l’accordo con l’Opera del Duomo che ha portato alla biglietteria unica, l’accordo con l’Università che presentasse Siena davvero come città universitaria e l’albero di Natale in Piazza del Campo”.
L’Università e l’università per stranieri: con i bandi del Miur arrivano milioni di euro per i due enti, che daranno possibilità di ampliare l’offerta, migliorare corsi e didattica, attrarre ancora più studenti, investire in ricerca…
“L’economia universitaria è un pilastro dell’economia cittadina, noi facciamo tutto il possibile per sostenerla. Un dato interessante, sono le iscrizioni alle lauree magistrali che aumentano più delle matricole, quasi il doppio. Merito dell’Università, ma uno studente sceglie la città dove studiare sia per la didattica che per la qualità della vita. Abbiamo un accordo per la nuova facoltà di medicina e con l’Università per Stranieri per fare aule lì vicino, così da creare un campus universitario”.
Gli studenti cercano anche un centro storico da vivere, i senesi vorrebbero veder valorizzate e incentivate le attività locali, la qualità, il lavoro…
“Da tempo, c’è un limite di licenze nella zona 1 (ovvero il centro storico dell’area di Piazza del Campo e zone limitrofe) per bar e ristoranti. Sul tavolo delle associazioni di categoria c’è una proposta per allargare la zona 1, così da poter allargare anche il limite delle licenze. Questo porterà ancora di più a valorizzare la qualità e non la quantità. Lavoro? Il tasso di occupazione di chi vive nel centro storico è più alto. Per le periferie, attingeremo al bando per lavorare con attenzione sulla zona che va da San Miniato alla stazione al Ruffolo fino a Isola d’Arbia. Per quanto riguarda le imprese, dico solo per fare un esempio che due mesi fa abbiamo dato il via a una nuova pagina della Whirlpool, in Piemonte sta chiudendo”.
Il Palio di luglio verrà dipinto da Emilio Giannelli, matita regina della satira italiana ma anche senese purosangue e contradaiolo. La città ha accolto con favore la scelta…
“Sarà un Palio eccezionale, originale ed ironico, ma non per questo meno rigoroso nel rispetto della tradizione. Ho ‘corteggiato’ Emilio Giannelli per quattro anni e sono veramente soddisfatto di essere riuscito a convincerlo. Emilio è un grande artista, ha fatto la storia della satira italiana sulle prime pagine dei più importanti quotidiani nazionali, ma è anche un senese legato alla sua città. Dipingere il Palio è un grande onore ma anche una grande responsabilità e lui lo sa, per questo era incerto. Sono contento che abbia accettato la sfida, sarà un Palio unico che riscuoterà grande successo, non ho dubbi. Un Palio da osservare soprattutto da vicino, ricco di particolari e di sfumature. Non posso dire altro, se non che Emilio Giannelli stupirà tutti con il suo genio e con la sua originale interpretazione della realtà che ci circonda”.
Katiuscia Vaselli