Festa del 4 ottobre, Mattarella: “Chiarire se la giornata riguarda anche Santa Caterina da Siena”

La ricorrenza per Santa Caterina è il 29 aprile. Ma esiste anche un’altra data, il 4 ottobre, che a livello nazionale è dedicata a Santa Caterina da Siena come solennità civile, in base alla legge del 1958. In origine la giornata era dedicata congiuntamente a Caterina e a San Francesco d’Assisi, patroni speciali d’Italia, per promuovere valori di pace, dialogo e fraternità. Con la nuova legge approvata dal Parlamento, però, il riferimento a San Francesco è stato tolto dalla legge del 1958: oggi, quindi, il 4 ottobre è solennità civile solo per Santa Caterina.

Parallelamente, la stessa data è stata elevata a festa nazionale per San Francesco, con effetti giuridici e organizzativi ben più rilevanti: scuole e uffici chiusi, orario festivo nei luoghi di lavoro, e inserimento nell’elenco ufficiale delle festività nazionali.

Ed è proprio su questa doppia qualificazione della stessa data che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha richiamato l’attenzione del Parlamento. Dopo la promulgazione della legge, ha inviato ai Presidenti di Camera e Senato una lettera in cui mette in evidenza i nodi normativi da risolvere. “Appare evidente – scrive – come la normativa che disciplina le due ricorrenze richieda interventi correttivi volti a coordinare tra loro i due testi normativi”.

Mattarella sottolinea che “la medesima giornata, il 4 ottobre, non può essere qualificata, al contempo, sia festività nazionale sia solennità civile, anche perché, tra l’altro, da tali qualificazioni il nostro ordinamento fa discendere effetti diversi”.

Il Presidente invita quindi il Parlamento a “operare una scelta in tal senso – verosimilmente abrogando la previsione di solennità civile, meno rilevante – e, necessariamente, chiarendo se fare riferimento per la giornata festiva del 4 ottobre esclusivamente a San Francesco ovvero anche a Santa Caterina, fino ad oggi considerati congiuntamente”.

Un altro nodo riguarda le iniziative educative e istituzionali previste dalle due leggi. Entrambe stabiliscono che scuole e amministrazioni possano promuovere attività sui valori espressi dai Santi, ma ora che il 4 ottobre è diventato giorno festivo, le scuole saranno chiuse. “Un migliore coordinamento merita l’indicazione delle iniziative che le istituzioni potranno assumere e dei loro contenuti”, evidenzia Mattarella.

“Invito pertanto il Parlamento ad apportare al provvedimento i correttivi necessari”, conclude il Presidente, richiamando “l’esigenza che i testi legislativi presentino contenuti chiari e inequivoci”.