Sanità, Anaoo Assomed: “Asl in affanno: mancano medici e posti letto. Ora si punti sull’innovazione”

Mancano professionisti, i posti letto sono insufficienti, i presidi si trovano in zone periferiche e i pronto soccorso si intasano per troppi accessi impropri. Anaao Assomed fotografa così le criticità del sistema sanitario dell’Area Vasta Sud Est, sulla base di una ricerca condotta nei presidi dell’Asl.

“Il primo nodo riguarda la carenza di medici – spiega Francesco Carbone, segretario Anaao Assomed –: ne servirebbero 32 in più per far fronte all’iperafflusso nei pronto soccorso. Il 40% degli accessi è inappropriato, ma anche questo 40% va comunque gestito, soprattutto nei grandi ospedali. Nei piccoli presidi, invece, soprattutto di notte, la pressione è molto minore”.

Un altro problema è la scarsità di posti letto: secondo il sindacato ne mancano circa 180 per i ricoveri ordinari e 170 per la lunga degenza. “Andrebbero aumentati, ma soprattutto redistribuiti – sottolinea Carbone –. La normativa indica di potenziare i posti letto di medicina, soprattutto negli ospedali periferici, dove la popolazione potrebbe essere ricoverata più vicino a casa una volta risolte le fasi acute”.

C’è poi la questione geografica: molte strutture si trovano in aree disagiate, difficili da raggiungere e poco attrattive per i professionisti, in un settore che soffre anche la diminuzione degli specializzandi. “Ai giovani medici viene prospettato un lavoro faticoso, poco gratificante e con scarse prospettive di crescita, spesso in sedi periferiche”.

Da qui l’appello del sindacato alla Regione, chiamata a intervenire per garantire sostenibilità e qualità delle cure. “Serve un salto di qualità – conclude Carbone – in termini di capacità di innovare e di visione complessiva. La difesa del singolo campanile rischia di farlo crollare: bisogna guardare all’insieme e adeguare norme troppo lente a quello che è lo stato dell’arte tecnologico. Oggi molte funzioni mediche possono essere svolte con strumenti come la telemedicina o la telerefertazione”.

“Chiederò al direttore dell’Asl un approfondimento – dichiara l’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini –. Si pongono infatti temi importanti: l’uso ottimale delle risorse, la qualità dei servizi, il rapporto tra fabbisogni e dotazioni organiche. Tutti aspetti che vanno affrontati con serietà. Sappiamo bene che esistono vincoli nazionali: il sottofinanziamento della sanità, il tetto di spesa sul personale. Nonostante questo, la Regione Toscana cerca di fare la sua parte, stanziando anche risorse proprie per sostenere la sanità pubblica ed evitare che i tagli si ripercuotano sui territori”.

“Stiamo lavorando anche per rafforzare la sanità territoriale, con l’obiettivo di alleggerire la pressione sugli ospedali, ridurre i ricoveri e gli accessi impropri al pronto soccorso. Per questo sono in corso strategie di potenziamento delle Case di comunità, delle centrali operative territoriali, dei posti letto in strutture di cure intermedie e degli hospice. Questi strumenti – conclude Bezzini – possono contribuire a rispondere alle criticità sollevate da Anaao, creando un filtro più efficace tra ospedale e territorio e garantendo maggiore appropriatezza e qualità delle cure”.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi