Scatta la foto… e la multa: da Asciano verbale ad un giornale per un’immagine delle Crete. Il sindaco: “Non riconosciuto il nostro territorio”

Si dice che un’immagine possa raccontare più di mille parole, ma per il giornale BikeItalia è bastata a ricevere un verbale da 480 euro.

Il motivo? Uno scatto sul Site Transitoire e sulle Crete senesi ad Asciano, pubblicato su un articolo online. Ed è così che la società che gestisce la testata si è vista recapitare la multa. Ma andiamo per ordine e riportando come sono andate esattamente le cose.

La multa arriva a causa di una foto scattata sullo scenario suggestivo del Site Transitoire, tra i più conosciuti delle Crete senesi. Nello specifico la sanzione contesta la violazione dell’articolo 2 comma 7 di un regolamento comunale che ad Asciano fu approvato nel 2016, quando sindaco era Paolo Bonari, e che è stato rivisto a febbraio del 2020, durante il primo mandato targato Fabrizio Nucci.

L’articolo 2 tra l’altro norma le autorizzazioni per le riprese a fini commerciali o pubblicitari. E il verbale, si legge nel testo, viene inviato a chi ha effettuato foto o riprese “senza autorizzazione” e chi usa foto o riprese per scopi “non consentiti o senza la prevista autorizzazione comunale”.

“Non è una cosa che ci fa piacere, non vogliamo certo riscuotere multe, ma il nostro obiettivo è proteggere il territorio – dice Nucci-. Spesso vediamo immagini delle nostre aree utilizzate per promuovere luoghi che in realtà non ci appartengono, e questo è inaccettabile. Non chiediamo nulla di particolare, vogliamo solo che il nostro territorio venga riconosciuto correttamente”.

Secondo il sindaco infatti Asciano non sarebbe stata menzionata nel testo, dove invece sarebbero stati citati altri comuni.

“Non vogliamo contrapposizioni. Il nostro unico obiettivo è tutelare il territorio – continua Nucci – Nel corso degli anni, qui si sono svolti eventi sportivi di grande rilievo, come la Tirreno-Adriatico, le Strade Bianche, l’Eroica e la Mille Miglia, senza alcun problema. Chiunque può fotografare e riprendere le Crete, ma è fondamentale che non si diffondano informazioni ingannevoli, come presentare un’immagine di Asciano facendo credere che si tratti di un altro posto”.

Rabbia ma anche ironia nella reazione di Paolo Pinzuti, direttore editoriale di BikeItalia, che in un video ha fatto sapere che la multa sarà impugnata perché “priva di senso”. “Abbiamo dato visibilità a un piccolo comune che, diciamocelo, in quanti conoscevano prima d’ora?”, ha aggiunto. In una lettera inviata al sindaco, Pinzuti cita il comma 2 dell’articolo 1 dello stesso Regolamento, e spiega come il suo lavoro fosse diritto di cronaca. Concludendo la missiva con una vera e propria “supercazzola” alla Conte Mascetti, con un sarcasmo non proprio velato che fa riferimento alla motivazione della multa ricevuta.

Ed infine, sempre nel filmato, ha invitato Nucci a parlare al festival del Cicloturismo a Bologna: “Lo inviteremo  – ha detto – a salire sul palco per illustrarci il modello di business alla base di questa operazione: perché, invece di incentivare il cicloturismo e il suo impatto positivo sull’economia locale, si preferisce dedicare tempo e risorse a infliggere multe e a scandagliare il web alla ricerca di chi “osa” promuovere il territorio?”.

L’invito però, stando alle parole del primo cittadino, non sarebbe stato confermato.

“Se fossi andato, avrei spiegato tutto ciò che stiamo facendo per il turismo e la mobilità sostenibile –  ha affermato Nucci – .Abbiamo, ad esempio, un progetto già finanziato per la realizzazione di una ciclopedonale. Inoltre, sul nostro territorio abbiamo la Sweet Road, con  40 chilometri di strade bianche, e abbiamo deciso di rinunciare ai rally per favorire lo sviluppo del cicloturismo. Quindi – continua-, non c’è alcuna volontà di ostacolare chi vuole venire qui a pedalare o a fare trekking, anzi, è il contrario. Mi sembra che tutta questa vicenda sia stata strumentalizzata, forse anche a fini politici, per gettare discredito sulla nostra amministrazione. Eppure, questa situazione avrebbe potuto risolversi semplicemente con un caffè e una stretta di mano”.

Alla fine, quindi, sembra che l’assurdo diventi ancora più assurdo e che la situazione sia stata ingigantita fin troppo a fronte della volontà del sindaco Nucci di chiarire. Ma con le supercazzole è difficile arrivare a una comprensione reciproca, sono state inventate apposta per non capirsi.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi