Il sindaco Bruno Valentini e l’assessore alla sanità Anna Ferretti, avevano ieri attaccato la Regione, l’Università e la direzione generale del policlinico in merito all’impoverimento professionale che negli ultimi tempi viene subìto da Siena: tanti i medici che hanno scelto di andare a lavorare in altri ospedali. “Non comprendiamo ed anzi riteniamo dannosa la concorrenza fratricida tra le Università di Siena, Firenze e Pisa. Abbiamo ripetutamente insistito con l’Azienda Ospedaliera e con l’Università perché fosse fatto tutto il possibile per trattenere i professionisti migliori e ci risulta che in alcuni casi ci siano riusciti” avevano dichiarato. “Chiediamo con insistenza e a voce alta che la direzione delle Scotte, insieme all’Università di Siena, tutelino con professionisti adeguati in numero e competenze le scuole di specializzazione dei Dipartimenti di medicina, perché non sarebbe tollerabile una loro riduzione, anche alla luce degli investimenti che sulle Scotte e sull’Università vengono fatti da Regione e Governo. Non possiamo che dichiararci insoddisfatti per l’insufficiente ricambio professionale dei medici delle Scotte, sul quale direzione generale del Policlinico, Università e Regione hanno convergenti responsabilità”.
“In merito all’intervento del sindaco Valentini e dell’assessora Ferretti pubblicato da questa testata, mi preme precisare che l’Università ha sempre posto grande attenzione all’area biomedica, come testimoniato anche dall’Accordo siglato lo scorso luglio fra Università, AOUS e Regione Toscana, che prevede importanti finanziamenti di tali istituzioni e del Governo per il rafforzamento delle attività assistenziali e di quelle didattiche e di ricerca in area medica. In attuazione di tale accordo, è in corso di definizione, in particolare, un piano per garantire la qualità delle scuole di specializzazione, che verrà implementato nei prossimi mesi.
Giova ricordare che negli ultimi due anni l’università ha assunto, anche in area medica, un certo numero di professori e ricercatori compensando in parte, pur in regime di turnover ridotto, i pensionamenti avvenuti; inoltre i dati pubblicati dal MES dimostrano che i livelli di assistenza erogati presso il Policlinico Santa Maria alle Scotte sono qualitativamente elevati, anche grazie al contributo della componente universitaria.
L’Università può fornire un contributo al rilancio della città – come già sta facendo con l’attrattività nei confronti degli studenti e la qualità delle proprie attività di missione – ed è disponibile a collaborare con chi, con impegno e senza strumentalizzazioni, condivide e sostiene tale percorso”.
Francesco Frati
Rettore, Università di Siena
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