Toscana nuovamente in zona arancione, così come la provincia di Siena a eccezione di Piancastagnaio che resta rosso, lo ha comunicato ieri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante la consueta video conferenza. Ancora attesa per quanto riguarda l’apertura delle scuole, proprio oggi infatti, il Ceps (Comitato emergenza e prevenzione scolastica ndr) si è espresso in merito alla situazione della provincia di Siena.
Dopo una settimana di zona rossa e due settimane di arancione, i contagi sono scesi al di sotto dei 250 casi ogni 100mila abitanti, tanto da disporre nuovamente la riapertura delle scuole. Scuole aperte nel Comune e nella provincia di Siena, è questa la decisione della Toscana dopo aver analizzato attentamente la situazione contagi in tutto il territorio. Da lunedì, alunni di tutte le età faranno ritorno tra i banchi di scuola, questo è quanto prevede l’ordinanza regionale, che entrerà in vigore da lunedì 22 a domenica 28. Successivamente la Regione sarà chiamata nuovamente al vaglio del Comitato emergenza e prevenzione scolastica.
La situazione nel senese è in netto miglioramento, la zona rossa, come ha detto il presidente Giani, ha avuto effetto, abbassando nettamente il livello dei contagi, tanto da scendere al di sotto dei 250 casi ogni 100mila abitanti. Situazione che permette alla provincia di Siena che da lunedì riporterà gli studenti tra i banchi di scuola, ovviamente mantenendo una certa percentuale di didattica a distanza per le scuole medie e superiori.
“Le ordinanze di zona rossa hanno funzionato – continua il governatore toscano -, ne è un esempio la provincia di Siena, dove Monteroni d’Arbia e Chiusi avevano registrato numeri preoccupanti, adesso la situazione è in netto miglioramento. Al fianco di questa volontà chirurgica, la nostra preoccupazione resta sulla campagna dei contagi e delle vaccinazioni. In Toscana abbiamo superato la paura relativa di AstraZeneca, ma la percentuale di rifiuto delle prenotazioni è intorno al 10%. La Toscana continua a essere tra le regioni più virtuose della campagna vaccinale, da noi i vaccini non rimangano in frigo. Da martedì la campagna sarà destinata principalmente agli anziani, abbiamo quasi concluso la vaccinazione dei professionisti sanitari”.
Ma in questa fase di riapertura c’è anche chi ha deciso continuare con la chiusura delle scuole, come nel caso del sindaco di Buonconvento, Riccardo Conti che, nonostante l’ordinanza regionale ha deciso comunque di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado. “Troppi rischi relativi ai contagi – ha detto il sindaco – ho deciso di anticipare la decisione della Regione e di emanare un’ordinanza che dispone la chiusura di tutte le scuole. L’emergenza sanitaria non è ancora finita, anzi, è molto presente e continua a preoccupare. Purtroppo dobbiamo fare i coti con una terza ondata molto più contagiosa delle prime. La riapertura delle scuole comporterebbe troppi rischi per i nostri cittadini”.
Situazione più serena, invece, per quanto riguarda i comuni di Castelnuovo Berardenga e Colle Val d’Elsa, i due comuni che erano stati travolti da una violenta impennata dei contagi, tanto da decidere di chiudere, oltre alle scuole, anche i parchi pubblici, come nel caso del comune di Castelnuovo. Anche loro permetteranno il ritorno tra i banchi di scuola degli studenti.
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