Se i Paesi frugali dettano i tempi

Ci avevo pensato un bel po’ ma poi mi sono detto che era giusto parlarne, anche per scacciare fantasmi e riportare al vero quello che realmente succede: lo scontro fra Paesi, in Europa, è ormai cosa da quotidianità coniugale, quasi fosse una sorta di ripicca: io metto i bastoni fra le ruote a te e poi tu li rimetti a me.

Un teatrino penoso, quasi svilente che si basa su due punti.

Anzitutto la democrazia: democrazia non è dare il diritto di veto , fornendo quindi la possibilità ad una sparuta minoranza di comandare sulla maggioranza.

Democrazia è condivisione e prevalenza dell’idea dei più rispetto ai meno.

L’Europa, avendo sancito il diritto di veto – il massimo del despotismo- nasce quindi su un principio antidemocratico per eccellenza.

Ma è il secondo punto quello più importante, se si vuole perché una cosa, al di là degli equilibri, andrebbe affermata con forza e dignità.

Gli Italiani non sono gli olandesi per censo, storia e civiltà.

Siamo stati dipinti come mafiosi, come corrotti e corruttori, come spendaccioni e delapidatori di patrimoni comuni.

Forse in parte è vero, forse no: difficile dirlo. La storia è lunga ed andrebbero spesi fiumi di inchiostro.

Ma ciò che è importante è che questi principi qui sono fuori legge e da noi lo Stato, con fatica e quotidianamente, combatte lo spaccio, la prostituzione e ed i paradisi fiscali.

Chi ci fa la morale li ha legalizzati mercificando droga, corpi ed economia.

Da loro, personalmente, non accetto nemmeno il saluto.

Viva l’Italia unica ed indivisibile!

 

Luigi Borri