Qualcuno mi ricorda come erano le bufale prima del web? No, non quelle della mozzarella (parecchio buone). Quelle che si chiamano bufale perché chiamarle cazzate sembra brutto. Davvero ormai non riesco a ricordarmelo. E ci penso ogni volta che salta fuori qualcosa di nuovo, rigorosamente da condividere altrimenti che catena sarebbe!?
L’ultima è girata ieri, alla velocità di un invio e di una doppia spunta perché queste sono notizie utili per tutti e allora “fate girare a manetta!” perché tutti devono sapere quale nuova vergogna è posta sulle pubbliche strade.
Insomma, fai appena in tempo a capire che quella digraziata il cui numero è apparso nei messaggi di tutta Italia (mi fermo ai nostri confini, che è meglio…) non ne può più di essere chiamata per donazioni di sangue gruppo 0 negativo (tornerà in voga, state certi, nel periodo estivo) che ti scappa fuori l’altra trovata di quelli che, nei casi migliori, sono mitomani.
E allora girano le foto di tre ragazzi che sono ladri, poi truffatori, poi zingari (capirai, uno è biondo che pare uscito dalla selezione ariana di Hitler) ma anche il tormentone di whatsapp che diventa a pagamento. No. Non ci diventa a pagamento altrimenti chi lo userebbe più?
E poi ci sono le nostalgiche smielate bufale romantiche da sette pagine che appena arrivi in fondo ti saresti quasi intenerita se non fosse per il ‘mandala a cinque donne amiche, belle, brave e coraggiose e se mi ritieni tale anche a me’. (Certo, siccome penso che sei antipatica e brutta come una disgrazia allora sì che te la mando apposta, è un dispetto enorme!).
Ma quella di ieri supera di gran lunga le aspettative nazionalpopolari. Ieri è stata messa in atto la bufala colta, quella che ‘no, non può essere una cavolata, c’è tanto di citazione di articolo del codice della strada e sanzioni apposite. E’ un servizio utile, ci dicono che si prevede “ritiro immediato della patente e una multa da 180 euro fino a 680 euro. Quindi stiamo tutti molto attenti, organizziamoci con i viva voce e se indossiamo gli auricolari ricordiamoci che un orecchio deve restare libero”. Grazie. Chi ha scritto questa cazzata è attento alle esigenze degli altri, si preoccupa della salute e della sicurezza ma anche della tutela dei nostri soldi. Sarebbe un ministro perfetto. Ma le comunicazioni non si fanno così. O almeno, non si fanno così tra esseri umani che vivono in una società civile. E a proposito, la corsia di emergenza nella tangenziale di Siena non c’è.
Tuttavia, la “… Comunicazione di servizio: Nel mese di Maggio verranno attivati in modo sporadico i “rilevatori tutor” in tangenziale in entrambe le direzioni. funzionano in due modi, o come tutor o come e veri propri velox istantanei. per poi entrare in modo definitivo dal mese di Luglio. chi passerà nella corsia d’emergenza, verrà comunque fotografato”  (Guai a voi se venite male nelle foto eh!) è l’occasione giusta per parlare di un altro autovelox, che bufala invece non è. Facciamo riferimento al sistema di rilevamento di velocità installato in quel tratto che collega la Siena-Bettolle alla Siena-Grosseto, quel ‘lotto zero’ che, per capirsi, riguarda il tratto di strada tra Ruffolo e l’uscita per Siena in zona Massetana Romana: l’autovelox è stato installato ed entrarà in funzione tra una decina di giorni, previa comunicazione ufficiale da parte del Comune tramite la polizia municipale. Così come è avvenuto per l’autovelox installato all’altezza di Colle Malamerenda.
Ora, sull’utilità dei due impianti potremmo discutere ma già sappiamo che non porterebbe a nulla. Fatto sta che per evitare ‘bufale’ va considerato che i proventi delle multe non sono ‘per il Comune, per fare cassa’: nel caso del lotto zero la strada è stata statale quindi la maggior parte dei soldi andrebbe appunto allo Stato e una piccola parte al Comune. Per Malamerenda la questione si divide allo stesso modo con la Regione, dal momento che la Cassia è regionale.
Non che questo ci consoli ma proviamo a sperare che quei soldi possano essere reinvestiti per le infrastrutture. Si sa, chi visse sperando… Non vide completate la Siena-Firenze e la Siena-Grosseto (i primi esempi che mi vengono in mente, così a caso). Il primo che parla male della Salerno-Reggio CAlabria venga pure a vedere…
Ma noi ci speriamo lo stesso, speriamo di vedere strade senza buche, adeguate almeno quanto devono essere adeguati gli automobilisti. Insomma, al di là dell’utilità che possono avere questi due autovelox, non è nemmeno pensabile che si possa viaggiare come dannati nei centri abitati o comunque dove ci sono aree con attraversamento pedoni… ci vorrebbe buon senso anche per questo.
poi ci dovranno spiegare perché ci fanno comprare macchine potenti (ma anche di una cilindrata piccola) se bisogna viaggiare a 60 km/h su raccordi autostradali o strade analoghe… ricompriamo tutti il calesse perché non c’è modo di divertirsi ( almeno avessimo la corsia di emergenza come quelli della bufala di cui sopra!). Va bene abbassare i limiti in zone sensibili ma allora in altre alziamolo questo limite!
Si, via, dovremmo essere tutti più corretti.  Questo vale anche per quelli che viaggiano fissi  50 km/h perché le multe non le prenderanno ma speriamo vengano colti dalla prossima bufala!
a proposito… l’autovelox del lotto zero entrerà in funzione entro una decina di giorni e ad oggi il limite in quel punto è di 60km/h…
Katiuscia Vaselli