Siena apre le sue porte con il galateo del turista: aree verdi e decoro per vivere al meglio la città (Perché l’educazione non è scontata ma è obbligatoria)

E’ già un grande gesto da galateo offrire ai visitatori un galateo del turista: a Siena, il Comune punta sulla qualità dell’ospitalità cominciando dalle basi perché può apparire banale e scontato ma, evidentemente, non lo è. Comportamenti scorretti e maleducazione sono all’ordine del giorno e danno l’idea di una città vandalizzata. Di qui l’idea un opuscolo informativo che ha per l’amministrazione comunale un duplice obiettivo: avere cura dei monumenti, delle piazze e degli edifici storici; dall’altro, riscoprire alcuni scorci “green” del centro cittadino invitando i turisti che volessero consumare un pranzo al sacco a farlo in aree più comode e nel rispetto dell’ambiente.
“Fare bene per Siena significa anche dare valore alla bellezza che abbiamo intorno e questa piccola guida spiega i comportamenti corretti da tenere quando si visita una città d’arte come Siena, ma che valorizza anche alcuni spazi verdi dentro le mura dove poter fare una pausa nel verde” ha detto l’assessore all’ambiente e decoro, Barbara Magi. L’opuscolo verra consegnato nei prossimi giorni insieme alle mappe cittadine presso i punti informativi turistici del territorio senese. “Il galateo del turista” (tourism etiquette guide) è un elenco di buone pratiche alle quali attenersi durante la visita della città di Siena, nel rispetto del decoro e del centro storico.

E tutti sappiamo quanto ci sia bisogno di buone maniere in una società che ha dimenticato totalmente l’educazione, dove ha ragione solo chi alza la voce e usa la prepotenza. Ne è testimonianza la richiesta (a nostro avviso da non prendere neppure in considerazione) di smettere di far suonare le campane a Pienza perché danno fastidio a qualcuno. Svendersi a chiunque, non difendere la propria identità, non rispettare le proprie radici e i proprio luoghi significa perdere completamente il senso dell’esistenza e dare il via a un circolo vizioso che distrugge letteralmente l’intero ecosistema (in primis quello delle relazioni sociali, umane).

Ben vanga allora aumentare i controlli e offrire un ABC ai turisti anche se questo andrebbe insegnato ai cittadini, prima di tutto. Se guardiamo solo al centro storico, il problema principale è di certo il mancato rispetto degli orari di conferimento dei rifiuti e la mancata raccolta di deiezioni dei cani. Se è vero che ormai tutti devono avere un cane, tutti devono imparare come si gestisce un animale domestico, nel rispetto degli altri e dell’animale stesso. Poi ci si affaccia fuori dalle mura e i problemi sono amplificati. Il giro di vite si rende necessario perché i nostri diritti iniziano appena abbiamo portato in fondo i nostri doveri.
Ci auguriamo dunque che l’iniziativa del Comune sia la prima di una lunga serie tesa al decoro e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio cittadino e che i senesi, al pari dei turisti, imparino le buone maniere. Intanto, per godersi la parte finale dell’estate all’ombra piacevole degli alberi, i luoghi indicati dal Comune sono Fortezza Medicea, parco della Rimembranza, giardini de La Lizza, piazza San Domenico, orti degli Orbachi, piazza San Francesco, giardini Maria Montessori, Tartarugone (piazza del Mercato), orto dei Pecci, orto dei Tolomei, prato di Sant’Agostino e giardini di Santo Spirito. Dodici luoghi e altrettante buone pratiche.

Katiuscia Vaselli