Visto con gli occhi dello studente di scienze politiche che sono stato – ormai più di trent’anni fa – il progetto “Idee in Comune” sarebbe dovuto partire esattamente un anno fa, a marzo 2017.
Ma i tempi sono cambiati, la politica non è più quella degli anni ’80 del Novecento e, deciso di far passare l’estate – come avevo già scritto proprio qui su Sienanews – era giusto aspettare l’esito delle elezioni politiche nazionali e capire gli umori degli elettori e gli equilibri fra gli schieramenti, sulla base dei voti e non delle sensazioni. E dunque la data della conferenza stampa – lo scorso 10 marzo – è stata fatta con tempismo perfetto e l’appuntamento è adesso spostato al 24 marzo, per un incontro di partecipazione chiamato “La piazza delle idee”, da cui dovrebbe emergere il programma politico, un candidato sindaco o anche la scelta di non presentare una propria lista. Come ha scritto su Facebook Enrico Tucci, una delle menti politiche di “Idee in Comune”, il progetto ha i suoi tempi di sviluppo, che potrebbero anche non prevedere la nascita di una lista propria, ma invece l’appoggio ad un altro candidato, capace di dialogare e recepire istanze e proposte.
Perché a meno di 3 mesi dal voto per il Comune di Siena, è opportuno valutare se conviene ballare da soli, con una lista da pochi punti percentuali – comunque da spendere al momento del ballottaggio per l’elezione del sindaco – o se invece non sia più utile dare una mano ad un candidato già in corsa per farlo arrivare al ballottaggio e quindi giocarsi poi direttamente le chance di vittoria. Il “miracolo” politico sarebbe evidentemente quello di appoggiare il Movimento 5 Stelle e portarlo al secondo posto, a contendere al Partito Democratico la guida della città.
E’ un po’ lo stesso ragionamento fatto da Eugenio Neri, che cinque anni fa fu sconfitto da Bruno Valentini proprio al ballottaggio per soli 930 voti, e che stavolta ha deciso di non candidarsi nuovamente a sindaco, ma di appoggiare il Progetto Civico Senese di Massimo Sportelli, consapevole di avere alle spalle una percentuale di voti troppo piccola per correre da solo, ma non del tutto ininfluente se inserita in una alleanza più ampia.
E lo stesso potrebbe avvenire anche nel centrosinistra, dove nonostante i mille problemi interni del Partito Democratico, la voglia di presentarsi in maniera unitaria è molto forte. E potrebbe portare ad un clamoroso recupero, già dal primo turno: quello di Mauro Marzucchi e della sua Società Aperta, al momento silenzioso ed attento a stare fuori dal radar della politica senese.
Roberto Guiggiani