Siena in mezzo a una tempesta perfetta: Gsk pronta a comunicare un piano di uscita per 270 lavoratori

Sul finire del 2024 Siena sembra attraversata da una tempesta di portata  colossale, anzi perfetta perché se per tempesta perfetta si intende un ipotetico uragano che colpisca esattamente l’area più vulnerabile di una regione, provocando il massimo danno possibile per un uragano di quella categoria, ecco che si riesce a rendere perfettamente l’idea: se non fosse bastata la vertenza dei lavoratori Beko, in aggiunta a quella di Paycare che negli ultimi giorni appare finita nell’ombra, oggi Gsk comunica ai sindacati l’intenzione di portare avanti un percorso di esuberi per 270 persone (13 a Siena, 257 a Rosia).  “Non sarà avviato un percorso di contrattazione come fu fatto nelle uscite del 2020 con un percorso di sospensione”, fa sapere Alice D’Ercole, segretario generale Cgil Siena, reduce dal tavolo con l’azienda. “Loro hanno paventato questa scelta come una scelta di competitività mettendo in campo anche investimenti per 250 milioni di euro – continua la sindacalista -. Ecco questi 250 milioni di euro non si traducono in posti di lavoro ma anzi di fronte a un processo di rilancio di competitività si tagliano i posti. Pensiamo sia un fatto grave soprattutto perché accade in un’azienda che ha 35 miliardi di fatturato a livello globale. Che cresce di numeri a due cifre rispetto al fatturato del 2022, ovviamente sto parlando del 2023 – osserva D’Ercole -. Dati che hanno fornito loro alla stampa inizio marzo di quest’anno, cresce il settore vaccini  sempre 22 su 23 sul 22 di 11 miliardi di euro e sempre dalle dichiarazioni fatte loro il sito di Siena e Rosia che valgono 400 milioni di euro”.

Lunedì è prevista l’assemblea dei lavoratori, appena un’ora fa l’azienda ha comunicato la volontà ai dipendenti.

Katiuscia Vaselli