La grande bellezza del Duomo di Siena, dell’intero complesso monumentale, è qualcosa che tutto il mondo ci invidia.
E la bellezza, la cultura, il sapere, vanno condivisi perché tutti possano godere dei dettagli e della magnificenza che gli artisti nel tempo hanno saputo tramandarci.
E’ con questo scopo, per dare l’occasione a quanti non lo avessero mai apprezzato fino in fondo, che parte oggi una iniziativa sui social (in particolare su Facebook) grazie alla quale tutti potranno visitare virtualmente il Duomo ed apprezzare dettagli spesso sconosciuti. Storia e leggende, fede ed esoterismo, arte sacra e vita profana che da sempre si intrecciano nei secoli che raccontano Siena.
Cliccando sulla pagina Complesso Duomo di Siena potrete collegarvi alle 18 (circa) alla prima visita al complesso monumentale.
La campagna social, che sta muovendo tra i maggiori siti artistici, architettonici e storici d’Italia, non poteva dimenticare quella che è universalmente riconosciuta come una meraviglia. E questa meraviglia, il Duomo, potranno essere visitati da casa, in questi giorni, in attesa di poterli visitare dal vivo. A giorni alterni e a partire da oggi (16 marzo – 3 aprile) viene offerta l’opportunità di scoprire ciò che a volte non conosciamo a fondo perché troppo vicino a noi. Dieci puntate, dieci cammini diversi, ognuno da assaporare fino in fondo.
Le immagini sono state realizzate da Sky Arte per il documentario “La Divina Bellezza”.
“La Divina Bellezza, il complesso monumentale del Duomo di Siena, è un laboratorio architettonico di memoria e di desiderio capace di forgiare il Vero, il Bene e il Bello. Come ogni edificio ecclesiale anche il Duomo di Siena è “un’officina delle anime dove si ricoverano gli sperduti, si ritemprano in questa penombra, si raccolgono i relitti, si aggiustano i rottami”.
In questo “tempo incerto” e difficile, per accorciare la distanza causata dal pericoloso contagio, entriamo nel ventre del Duomo di Siena attraverso un cammino interiore a dieci tappe e ne usciremo Pietre Vive, “lavorati dal sapere cristiano e dalla preghiera” perché si fabbricano ali per il volo, in questa officina.
Il poeta senese Mario Luzi, scrivendo del Duomo usava questa espressione: “Le sue porte sempre aperte come nella Gerusalemme celeste siano per tutte le generazioni varco profetico e “sostanza di futuro” .