Su Sigerico non ci sono evidenze di irregolarità e quindi il Comune non intende assumere iniziative particolari.
Questo il succo della risposta dell’assessore alle partecipate Enrico Tucci all’interrogazione presentata dalle opposizioni che chiedeva tra l’altro se fossero state rispettate tutte le norme nel concorso che ha portato l’ex-presidente Leonardo Tafani ad assumere la direzioni degli Affari generali dell’azienda.
“Le procedure seguite dal cda di Sigerico – ha proseguito Tucci – in questa vicenda sono state ritenute congrue da eminenti studi legali su tutti i punti sollevati dagli interroganti, per cui, fino a prova contraria, devono essere ritenute corrette e tali noi le reputiamo. Sulla nomina del responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza possiamo comunicare che è stata nel frattempo effettuata nella persona di Lorella Cateni”.
“Assolutamente insoddisfatta” si è dichiarata Giulia Mazzarelli, che ha illustrato l’interrogazione: “Anche se il Comune si difende dietro ai pareri e revisori legali o alla forma giuridica della società. Ci è stato detto, anche nella commissione garanzia e controllo, che né il segretario generale, né la sindaca sarebbero coinvolti e responsabili. Questo però a nostro avviso, non può e non dovrebbe significare che il Comune rinunci completamente al suo ruolo di garanzia e controllo dell’operato della società, proprio in virtù del fatto che è socio unico”.
“Ci dichiariamo non solo insoddisfatti, ma esterrefatti di fronte a un’amministrazione che per il semplice puro diletto di gestire il potere fine a se stesso è più più preoccupato di utilizzare una società pubblica come un poltronificio, piuttosto che vigilare che questa società porti avanti gli interessi della collettività con l’oculatezza e grande responsabilità, in ottica anche di una migliore razionalizzazione dei costi, piuttosto che disperdere soldi pubblici dei contribuenti”, ha aggiunto.