“E’ stata un’edizione splendida, abbiamo registrato tante presenze e tutto è andato per il verso giusto”. E’ soddisfatto il presidente del Comitato Uisp di Siena Simone Pacciani dopo la chiusura dell’edizione 2019 della Terre di Siena Ultramarathon. “Oltre 1400 iscritti, circa cinquecento persone che hanno partecipato alle passeggiate di sabato e domenica mattina – spiega Pacciani – Possiamo tranquillamente dire che abbiamo ‘mosso’ duemila persone, grazie anche alla rinnovata collaborazione con il Comune di Siena e alla novità di quella con l’Università. Il mio grazie va anche ai Comuni di San Gimignano, Colle di Val d’Elsa e Monteriggioni, con i quali collaboriamo fin dall’inizio della Terre di Siena”.
Tre percorsi (50 km da San Gimignano, 32 km da Colle Val d’Elsa e 18 da Monteriggioni), una bella giornata di sole nonostante il vento freddo, una macchina che ha girato alla perfezione. “Tanti atleti si sono complimentati – aggiunge Pacciani – e ci hanno espresso la loro soddisfazione per il percorso, le navette, i ristori, l’organizzazione del pasta party finale: tutto si è svolto per il meglio”. “Credo che eventi del genere – aggiunge il presidente di Uisp di Siena – siamo una manna per la città in un periodo di bassa stagione, come hanno avuto modo di sottolineare l’assessore al turismo Alberto Tirelli e allo sport Silvia Buzzichelli”.
Fondamentale il ruolo dei volontari della Uisp e non solo. “Il lavoro dei volontari è fondamentale – dice Pacciani – e non smetterò mai di ringraziarli (stasera è in programma una cena con tutti i volontari, ndr) per la loro passione e per il loro attaccamento. Insieme a loro stiamo già pensando all’edizione del 2020, guardando anche ai tanti piccoli aspetti che si possono migliorare in una manifestazione che rimane giovanissima. Difficile registrare un successo così ampio di un evento che di ha solo pochi anni”.
Fra le novità di quest’anno la collaborazione con l’Università, con gli atleti che sabato hanno potuto ritirare pettorali e pacchi gara nel Palazzo del Rettorato e le “slowmarathon” organizzate con l’ateneo. Circa 400 i partecipanti che hanno visitato luoghi storici come il complesso didattico di San Niccolò, l’ex villaggio manicomiale, e il museo dell’Accademia dei Fisiocritici. Sempre in accordo con l’Ateneo circa 300 atleti che hanno preso parte alla competitiva di 50 km sono stati sottoposti, prima e dopo la gara, a elettrocardiogramma nell’ambito di un progetto promosso dal gruppo di ricerca di Cardiologia dello Sport dell’Università senese, coordinato dal professor Flavio D’Ascenzi, e finalizzato a testare le reazioni cardiache degli atleti. “Il rettore Francesco Frati, che ringrazio – conclude Pacciani – ha annunciato pieno collaborazione anche per il 2020 e lavoreremo in questo senso anche su altre novità”.