Il presidente di Siena Soccorso Tofani: “Forti perplessità , ascoltare il volontariato”
“La modifica dell’assetto dell’emergenza territoriale non è mai stata concordata con il volontariato”. Lo ribadisce con forza Fabrizio Tofani, Presidente di Siena Soccorso. “Le 43 Misericordie della provincia di Siena – scrive – , che coprono oltre il 65% delle attività di trasporto sanitario sia ordinario che di emergenza, intendono fare il punto dopo la modifica del Pet– Punto di Emergenza Territoriale – Siena 2 che ha visto la variazione da ambulanza medicalizzata ad ambulanza con infermiere. Dallo scorso 8 luglio, infatti, il territorio del comune di Siena e dei comuni limitrofi (Sovicille, Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia, Murlo, Monteriggioni) sono coperti da una auto medica, in partenza dalle Scotte, e, appunto, da una ambulanza infermierizzata”.
“Questa modifica dell’assetto dell’emergenza territoriale – spiega Tofani – non è mai stata concordata con il volontariato che opera nel trasporto sanitario e tantomeno presentata nel Comitato di Coordinamento per il trasporto Sanitario E/U ex art. 76 Octies Legge Regionale 40/2005 che è il luogo istituzionale di confronto tra Azienda Sanitaria e associazioni di volontariato che operano nel trasporto sanitario. I rappresentati provinciali del volontariato sono stati informati della modifica del PetSiena 2 solo qualche giorno prima, a decisione già assunta.
Le Misericordie senesi temono che la modifica che ha investito Siena sia solo l’inizio di un processo di riduzione della presenza dei professionisti che operano nell’emergenza territoriale sulla base di un progetto regionale che da oltre due anni è stato redatto dall’assessorato regionale ma ancora non presentato ufficialmente alle comunità toscane. Il progetto prevedrebbe una forte riduzione dei medici compensata da attivazione delle ambulanze infermierizzate e, soprattutto, da un incremento delle ambulanze con a bordo solo volontari; qualora il progetto venisse approvato come dalle bozze che sono circolate in questi mesi non possiamo non sottolineare come lo stesso configgerebbe con le previsioni dell’art 9 del DM 70/2015 né della DGRT 214/2015″.
“Le Misericordie senesi hanno sempre manifestato – aggiunge – forti perplessità sulla proposta ribadendo che in alcun modo i volontari possono sostituirsi ai professionisti sanitari con particolare riferimento alla presenza del medico nelle postazioni Pet. Un sistema di emergenza territoriale deve prevedere una definizione di ruoli precisi tra volontari e professionisti che si integrino per dare una risposta efficiente ed efficace a tutela della salute della popolazione. Il sistema senese del 118, quindi, va difeso strenuamente perché in questi anni ha garantito e continua a garantire livelli elevati di soccorso territoriale. Vale la pena precisare, inoltre, che la presenza dei medici nell’ambito del sistema territoriale di emergenza è ancora più importante per le zone più distanti dai presidi ospedalieri, ove i tempi di ospedalizzazione, in alcuni casi, sono di oltre un ora data la lontananza dai pronto soccorso. Per tutti questi motivi le Misericordie senesi vogliono sensibilizzare sia le istituzioni locali sia la popolazione che questa difesa non è e non può essere solo del volontariato ma di tutta la comunità della nostra provincia”.