Un impatto troppo forte che gli è stato fatale: Andrea Mari detto Brio è morto sul colpo in un tragico incidente sulla viale dei cipressi a Bolgheri.
Una notizia di quelle che mai avremmo voluto scrivere, che ci lascia sconvolti, che getta nel dolore un’intera città, quella città che ad Andrea Mari ha dato le radici e le ali per diventare uno dei più grandi fantini del Palio.
Lo schianto è avvenuto nel primo pomeriggio, poco prima delle 16, a Bolgheri. Sembra che Mari dovesse raggiungere alcuni amici e si trovava alla guida di una Porsche blu. Dell’auto, dopo l’impatto a forte velocità contro un cipresso – stando alle prime ricostruzioni il fantino avrebbe perso il controllo della macchina – , non è rimasto nulla e per il fantino senese, 43 anni, non c’è stato nulla da fare.
Sul posto i soccorsi e i vigili del fuoco che hanno dovuto estrarre il corpo dalle lamiere.
La notizia è rimbalzata in fretta a Siena e nel mondo del Palio e delle corse: Andrea Mari, oltre ad essere tra i migliori fantini attualmente in carriera, era ovviamente conosciuto in tutta Italia, nell’ambiente dei cavalli.
A Siena il silenzio ha parlato per tutti, per quanto siamo rimasti sconvolti dalla notizia.
Andrea Mari era il fantino ironico, sempre sorridente, pronto a prendersi in giro e a prendere in giro, vezzo tutto toscano. Andrea era il fantino senese che, seguendo le orme di Trecciolino, aveva imposto la linea di sangue dei fantini senesi nel Palio, oltre a quella dei sardi.
Andrea era il ragazzo sornione che, ogni volta che lo intervistavi, riusciva a lanciare messaggi precisi con estrema nonchalance e che riusciva benissimo nei balletti tra Contrade . Ed era lo stesso che, ogni volta che aveva alzato il nerbo, dal 2006 al 2018, sgranava gli occhi e urlava di gioia, l’urlo liberatorio al bandierino.
Andrea Mari era oggi, nonostante la carriera, lo stesso “ragazzino” che nel 2001 esordì sul tufo con il giubbetto della Tartuca (quella che poi era la sua Contrada prima che scegliesse la carriera da fantino) e che fu battezzato con il soprannome Brio dall’allora capitano della Tartuca Carlo Arezzini. Brio, di nome e di fatto, in Piazza aveva conquistato sei volte la vittoria e sempre grazie a corse dal guizzo potente e geniale: la prima nel 2006, su Choci nella Pantera, una vittoria che è diventata memorabile.
Poi ci fu il trionfo “in notturna” dell’agosto 2009 nella Civetta, sullo splendido Istriceddu che fece togliere così la cuffia alla Civetta.
Nel 2011 il trionfo nella Giraffa, su Fedora Saura e nell’agosto 2014 ancora la Civetta, su Occolè.
Nel luglio 2015 la vittoria arrivò nella Torre, su Morosita Prima e infine nel luglio 2018 nel Drago, sul potente Rocco Nice. A settembre dello scorso anno era tornato ad essere il fantino di contrada del Bruco per la seconda volta. La prima volta in cui si creò il legame ufficiale con la contrada di via del Comune fu alla fine del 2017.
Intervistato più volte anche nel periodo della pandemia, Andrea Mari era sempre ottimista e pronto a ripartire. Purtroppo, oggi, Brio ha fatto la sua ultima corsa e ci ha lasciato tutti in un un silenzio sordo, vuoto, sgomento.
Questa redazione si stringe con profondo affetto alla moglie Ilaria Senni e alla famiglia Mari, costretti a vivere questo dolore.
Katiuscia Vaselli
si ringrazia per la foto dell’incidente il Corriere Fiorentino
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