Che le criticità siano state nettamente superiori ai vantaggi, ce lo dice la cronaca dal 1 agosto a oggi: la sperimentazione dei bus navette voluta dall’assessore al turismo Vanna Giunti e dall’assessore alla mobilità Enrico Tucci non ha sortito gli effetti sperati ma anzi, ha causato un effetto boomerang da parte di tour operator, guide turistiche, associazioni di categoria e utenti tale da portare alla decisione dello stop. Il motivo ufficiale è riconducibile ai lavori rinviati al 2025 nell’ex Campino di San Prospero ma questo rinvio è, per così dire, provvidenziale (Anche se la decisione non è esterna al Comune).
Un primo annuncio lo aveva dato proprio ieri l’assessore Giunti in consiglio comunale, in risposta all’interrogazione del consigliere Pd Alessandro Masi: “I dati acquisiti ad agosto e a settembre ci hanno portato a fare una valutazione complessiva con l’assessore alla mobilità Enrico Tucci per interrompere la sperimentazione”. Oggi l’ufficialità, attraverso una nota del Comune accompagnata da interviste ai due assessori: “In termini di mobilità la sperimentazione era stata avviata in quanto si pensava che in ottobre non fosse più disponibile l’ex campino di San Prospero dove attaccano abitualmente i bus turistici e quindi dovevamo trovare un’alternativa – il commento di Tucci – . In realtà i lavori in questa sede inizieranno a fine dicembre per cui viene a cadere questo presupposto della sperimentazione. Essa ha dimostrato effetti positivi da un lato verso la mobilità e qualche critica in termini di gestione del turismo, in un momento in cui il turismo affolla particolarmente la nostra città. Siamo costretti naturalmente a ripensare la mobilità soprattutto per l’anno prossimo che è l’anno del Giubileo (come era stato ricordato su queste colonne nell’intervista al cardinale) dove ci aspettiamo oltre 20mila autobus turistici per cui avremo una serie di riunioni con gli addetti ai lavori e con l’Ufficio Mobilità, la Polizia Municipale e tutti gli stakeholders per modulare un nuovo piano di mobilità sostenibile per la città in relazione a questo turismo che vogliamo governare e non subire”.
I dati raccolti in queste settimane sulla sperimentazione dei bus navette per i turisti saranno utili per creare un piano condiviso con tutta la comunità, gli uffici e i soggetti coinvolti – è il pensiero degli assessori – perché il turismo non va lasciato a un flusso casuale. Apprezzabile la riflessione e anche la volontà di fare un passo indietro laddove si capisce che la strada è sbagliata nonostante un grande investimento (200mila euro, ora andrà capito quanto effettivamente sarà stato speso e come verranno rimodulati i fondi per questa finalità) ma adesso è il momento di partire con un confronto con tutti i soggetti coinvolti, a tutti i livelli: cantare alla vittoria non solo non ha senso ma tirarsi indietro rispetto a una responsabilità che coinvolge tutti, sarebbe una vittoria di Pirro e danneggerebbe la città.
“Cominceremo a lavorare adesso a un’organizzazione a pro di dei bus turistici alla città attraverso un tavolo condiviso con le guide turistiche e altri stakeholder già dalla prossima settimana. Poi è importante dopo questa prima fase di sperimentazione che ci ha dato dei numeri importanti poter organizzare un buon attracco che risponda a quelle che sono i principi del piano strategico del turismo approvato a inizio anno” ha concluso Giunti
Se poi si riuscisse, in quello che si prospetta come un lungo lavoro, a rendere “attraccabili” tutti gli accessi alla città con navette (elettriche magari) disponibili sempre, quello allora sarebbe già un grande passo in avanti.
Katiuscia Vaselli