Anche gli anni bisestili – come è questo 2020 – riservano piacevoli opportunità.
La prima delle quali, in termini cronologici, è quella di San Valentino, festa degli innamorati: il 14 febbraio cade infatti di venerdì e spalanca dunque le porte ad un intero fine settimana in bassa stagione, che sarebbe un peccato non aggiungere al proprio quaderno delle vacanze.
Di solito, San Valentino viene legato a destinazioni romantiche e di benessere, e non mancano – su moltissimi siti internet e sui canali social – offerte a tema, molto invitanti, e con costi che vanno da convenienti a proibitivi, almeno per la maggior parte di noi.
Sarebbe una banale ripetizione, se anche io ve ne parlassi in queste righe. Mi permetto invece di suggerire un intrigante “triangolo” di destinazioni, che stanno nel cuore stesso di quell’Emilia, di cui si è parlato molto (forse troppo) in queste settimane di campagna elettorale.
La città di Parma, capitale di un piccolo ma vivace Ducato per oltre tre secoli (dal 1545 al 1859), è l’ideale luogo di arrivo, visto che grazie anche alla sua bellezza aristocratica, è stata scelta come Capitale italiana della cultura 2020. Il sito ufficiale https://parma2020.it/ elenca oltre 40 appuntamenti fra i quali poter scegliere proprio in occasione di San Valentino e se ne posso indicare uno che mi sembra veramente in tema, dico senz’altro la mostra “La città del profumo” al Museo Glauco Lombardi (ad ingresso gratuito). Duecento anni di storia di essenze romantiche e passionali, a partire dal 1816, quando il Ducato di Parma venne assegnato a Maria Luigia d’Asburgo, moglie di Napoleone Bonaparte, che lo governò con intelligenza e saggezza rimaste nella storia. Proprio a lei, si attribuisce l’invenzione di un profumo – la Violetta di Parma – che duecento anni dopo è ancora oggetto di culto. Se non l’avete mai provata (o regalata), l’occasione è perfetta.
A soli 35 chilometri da Parma, troviamo il ricordo di un’altra donna entrata nella storia e nella leggenda: la Grancontessa Matilde di Canossa, che a cavallo fra 1000 e 1100, governò un territorio immenso, dalla Lombardia alla Toscana. La sua capitale fu appunto Canossa, piccolo borgo in provincia di Reggio Emilia, dove oggi si può ancora visitare gli affascinanti ruderi del castello, con magnifica vista sui possedimenti di Matilde.
Il triangolo di San Valentino si chiude a Fidenza, tappa fondamentale lungo la Via Francigena. Un luogo antichissimo di pellegrinaggio e devozione per il culto legato alla figura di San Donnino, al quale è dedicato il meraviglioso Duomo della città, dove ancora si conservano le spoglie del santo. Ma Fidenza è molto di più di una tappa. E’ una piccola-grande città d’arte, che conserva con cura le testimonianze della sua storia.
Se poi – proprio non resistete ad un San Valentino senza una “coccola di benessere” – le terme di Salsomaggiore e Tabiano si trovano proprio all’interno di questo triangolo.
Roberto Guiggiani
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