Le percentuali non sono propriamente sicure ed i numeri assoluti – se possibile – ancora più labili e ballerini, ma tutti gli indicatori ci dicono che nel 2017, per il quarto anno consecutivo, ci sarà un aumento dei turisti.
A livello mondiale, secondo gli studi della United Nation World Travel Organization, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa appunto di turismo, abbiamo ormai superato ampiamente il miliardo di turisti e con un tasso di crescita del 4-5% annuo, arriveremo all’impensabile cifra di due miliardi entro il 2030.
A livello italiano, uno studio pubblicato pochi giorni fa dal Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia rassicura che l’Italia è saldamente attaccata a questa onda lunga positiva e anche Toscana Promozione Turistica ci conferma che la crescita in Toscana dovrebbe essere costante fra il 2,5 ed il 3%, davvero niente male per una destinazione già molto visitata come la nostra regione.
Come mi piacere ripetere spesso, i turisti continuano ad aumentare nonostante la politica, visto che qui stiamo ancora a baloccarci in Parlamento e nel Governo con l’approvazione del Piano Strategico del Turismo, che forse non sarà mai neppure applicato (cosa già avvenuta in passato).
Sarebbe dunque il caso di cominciare a pensare all’accoglienza che saremo in grado di dare ai milioni di turisti italiani e stranieri in arrivo, un tema che riguarda direttamente una meta turistica importante come Siena e provincia. Senza entrare nel merito delle infrastrutture, perché non si può certo raddoppiare le linee ferroviarie o creare nuove direttrici di traffico automobilistico in pochi mesi, il mio suggerimento è sempre quello di pensare alla costruzione di una rete di servizi che offra accoglienza di qualità ai turisti ed opportunità di lavoro qualificato a chi opera nel settore. Un’occasione a portata di mano sarebbe – ad esempio – quella di trasformare l’ufficio di informazioni turistiche nel Santa Maria della Scala di Siena in un vero e proprio centro servizi, capace di costruire, gestire e far conoscere in maniera più incisiva tutto quello che si può fare in città e nel territorio circostante, sotto forma di visite guidate, aperture straordinarie, ingressi gratuiti, biglietti integrati, circuiti museali.
Tante opportunità che magari già ci sono, ma andrebbero potenziate e fatte conoscere per attirare i turisti in maniera più consapevole e meno distratta.
Roberto Guiggiani