Spesso ricordare, esprimere emozioni, ringraziare, sono azioni non facili da manifestare, perché mostriamo gratitudine, spesso interpretandola come un ammissione di colpa, per aver chiesto aiuto. D’altronde, il terzo settore insegna anche questo, il valore sociale di aiutare il prossimo, di stare vicino alle persone, supportarle e sostenerle nell’affrontare la vita. Quel supporto che ogni giorno il personale della casa di riposo Emmaus impiega per prendersi cura di tutti i suoi pazienti, sempre con professionalità e gentilezza. Un valore da non sottovalutare e che spesso viene notato, tanto da essere ricordato. Un po’ come fa la nipote di Teresa, ospite della casa di riposo purtroppo scomparsa 3 anni fa, che non ha mai dimenticato l’affetto e l’ospitalità fornito dal personae di Emmaus, tanto da omaggiarli ogni anno con un bellissimo fiore, per ringraziarli ancora una volta di aver donato sollievo e sostegno alla zia. Non è l’unico gesto che avviene all’interno della casa di cura del Consorzio Arché, un segno di gratitudine per ricordare il grande lavoro svolto da tutto il personale.
Natale è arrivato – dicono dalla struttura – e questi anni vissuti rispettando il distanziamento ci hanno fatto apprezzare ancora di più le relazioni. Cosa c’è di più bello che constatare che a distanza di anni qualcuno si ricorda ancora di te? E così diciamo grazie alla nipote di Teresa. A 3 anni di distanza dalla morte di sua zia si è ricordata anche quest’anno di noi ed è venuta a portarci questa piantina, lei come tanti altri familiari si preoccupano ancora delle nostre sorti, di come i familiari di oggi vivono questa difficile situazione, dello stato d’animo degli ospiti, di come stiamo noi e le nostre famiglie. L’affetto di queste famiglie a distanza di tempo ci rendono orgogliosi del nostro lavoro e queste sensazioni piacevoli ci spingono a dire: per noi oggi è già Natale”.