Un Gallo Nero sempre più verde

Si è svolta la scorsa settimana, il 17 e 18 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze la Chianti Classico Collection, la kermesse annuale dedicata alle nuove annate del Chianti Classico, che è giunta quest’anno alla 32 edizione. Si è trattato di un’edizione da record, con 218 aziende del Gallo Nero presenti, per un totale di 790 etichette in degustazione, di cui 194 di Chianti Classico Riserva e 185 di Gran Selezione, mentre 40 erano i campioni in anteprima della vendemmia 2024. In linea con il manifesto del Chianti Classico presentato lo scorso maggio in occasione delle celebrazioni dei 100 anni del Consorzio del Gallo Nero, il tema centrale della manifestazione è stata la sostenibilità intesa nelle tre declinazioni: ambientale, sociale e culturale. A coronazione di questa ispirazione anche l’allestimento della manifestazione, che ha visto una gigantesca installazione vegetale, a forma di Gallo Nero, realizzata con piante spontanee, emblema della biodiversità, che da sempre caratterizza le colline della zona (come le piante mellifere, utili per il ciclo vitale delle nostre api). Inoltre l’allestimento è stato realizzato in materiali completamente riciclabili come le sedute in cartone pressato nel foyer della Leopolda, l’utilizzo di borse in cotone organico e la limitazione – per quanto possibile – dell’uso della plastica e della carta, e la destinazione degli alimenti avanzati al progetto solidale di Villa Lorenzi. Nonostante la crisi dei mercati internazionali, il Chianti Classico, sembra reggere bene.

Attualmente è riuscito a varcare i confini di ben 160 paesi nel mondo, principalmente negli Stati Uniti dove finisce il 36% delle bottiglie, e dove si è assistito, specie nell’ultimo trimestre ad un aumento dei volumi. Ottime prestazioni anche sul mercato interno, che assorbe un quinto delle bottiglie vendute, seguito poi da altri mercati esteri come Canada, Regno Unito, Germania e altri paesi europei. I dati mostrano quindi una denominazione che affronta il 2025 solida e stabile. “Siamo molto soddisfatti della notorietà che il Chianti Classico sta sempre più acquisendo su tutti i mercati internazionali, – ha dichiarato Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – i nostri vini sono considerati ovunque prodotti di eccellenza. Da alcuni anni il Consorzio sta infatti investendo sul potenziamento dei suoi mercati storici, anche con alcune attività innovative che ci permetteranno di avere una presenza sempre più costante nei vari paesi di riferimento. Tuttavia la forza della denominazione è anche nella sua distribuzione variegata: in particolare nel 2024 il Gallo Nero ha infatti registrato ottime performance anche in mercati minori, come Tailandia, Croazia ed Emirati Arabi Uniti (dati Maxidata)”.

Stefania Tacconi