Il 28 gennaio 1950 Pier Paolo Pasolini lascia Casarsa della Delizia e insieme alla madre, Susanna Colussi, arriva a Roma. Quale fu la relazione sentimentale, intellettuale, poetica, che l’artista intrattenne con quella che in uno dei poemetti che compongono Le ceneri di Gramsci definì “stupenda e misera città”? Con la conferenza Pasolini incontra Roma, in programma lunedì 7 novembre alle ore 17.30 nella Sala storica della Biblioteca comunale degli Intronati, si apre “Un giorno d’autunno. Pier Paolo Pasolini 1922 – 2022”, il festival in programma a Siena fino al 24 novembre e che celebra Pasolini nel centenario della nascita. Ad intervenire, nella giornata di apertura sarà Giommaria Monti, autore del saggio La città dei sensi (2022) con la moderazione di Anna Coscione.
Il festival è promosso dal Comune di Siena e curato da Toscanalibri.it in collaborazione con la Biblioteca comunale degli Intronati, il Cinema Pendola e il Santa Maria della Scala, direttore artistico Francesco Ricci, docente e saggista.
Sempre lunedì alle ore 20.45 il Nuovo Cinema Pendola ospita la proiezione del film di Pasolini “Il Decameron”, introduce Francesco Ricci (Ingresso € 5,50. È prevista una proiezione alle ore 18.30 senza introduzione). Premiato con l’Orso d’argento al Festival di Berlino del ’71, “Il Decameron” inaugura la cosiddetta “Trilogia della vita”. Concepito e realizzato in un momento di straordinaria felicità creativa (e privata) dell’autore, la rilettura del capolavoro di Boccaccio si traduce in una gioiosa esaltazione del libero dispiegarsi dell’eros e della sessualità.
Mercoledì 9 novembre alle ore 17.30 appuntamento nella Sala storica della Biblioteca comunale degli Intronati con la conferenza dal titolo L’omicidio Pasolini. Nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini venne massacrato presso l’Idroscalo di Ostia. Inizialmente a incolparsi del delitto fu il “ragazzo di vita” Pino Pelosi, ma il tempo e le inchieste successive hanno dimostrato l’inconsistenza e le tante contraddizioni di tale pista. Chi fu, dunque, ad ammazzare Pasolini? E perché? Una risposta ci è fornita da Simona Zecchi, autrice di due libri fondamentali sull’argomento: “Pasolini, massacro di un poeta” (2015) e “L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini” (2020). Modera Raffaele Ascheri.
Giovedì 10 novembre alle ore 21, nella Sala Sant’Ansano del Santa Maria della Scala, è di scena l’attrice friulana Tiziana Bagatella con la rappresentazione dell’atto unico dedicato agli anni giovanili di Pasolini Come tanti fili d’erba, tratto dal monologo “Radici” di Francesco Ricci. Nel corso della sua infanzia durante i mesi estivi, in maniera continuativa a partire dal 1943, e fino al 1950, Pier Paolo Pasolini visse in Friuli, terra d’origine della madre, Susanna Colussi. È a quella stagione che risalgono la scoperta del mondo popolare e di una lingua vergine, la passione per la pittura e per la poesia, l’impegno in politica, la morte dell’amato fratello Guido, la pratica dell’insegnamento. Durata 60 minuti circa, ingresso gratuito.
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