Non è facile comprendere, ad una prima lettura, la ricchezza e la qualità di questa quarta edizione di “Febbraio al Museo”.
Scorrendo il programma dei 28 giorni di appuntamenti si rischia il serio “pericolo” di perdersi fra tanta ricchezza di proposte, con le serate musicali al Santa Maria della Scala, protagonisti gli allievi dell’Istituto Rinaldo Franci e di Siena Jazz, la poesia al Museo Civico, le conferenze dei “Risvegli d’arte” nella basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi – novità assoluta – e le visite guidate a Palazzo Chigi Saracini, che avranno una chiave particolare, quella di far conoscere – attraverso opere d’arte e testimonianze – la storia di alcune delle più prestigiose famiglie della nobiltà senese.
Rischiano addirittura di passare in secondo piano le visite alla Sala dei Costumi del Palio, che pure è una delle occasioni più preziose, anzi unica, per andare a vedere le monture dei figuranti del Comune di Siena, che vengono utilizzate durante la “passeggiata storica” che precede il Palio del 2 luglio e del 16 agosto. Un percorso affascinante, non fosse altro perché si snoda in un arco temporale che parte dal 1904 fino ad oggi.
Suggerisco allora una specie di “bussola” per orientarsi meglio e non perdere la strada dentro questo cartellone di appuntamenti e soprattutto non dimenticarsi qualche appuntamento che invece vi interessa particolarmente. Una bussola che abbia la forma di una scena teatrale, che ha sullo sfondo la mostra di Ambrogio Lorenzetti (prorogata fino all’8 aprile), e nove protagonisti – Palazzo Pubblico, Museo Civico, Santa Maria della Scala, Sinagoga di Siena, Palazzo Chigi Saracini, Palazzo Sansedoni, Pinacoteca nazionale, Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi ed Orto Botanico – che sono i grandi attori, tanti anni fa si sarebbe detto i “mattatori”, da andare ad ammirare almeno una volta nell’arco di questo speciale mese dedicato all’arte, alla cultura ed alla divulgazione della nostra storia.
Roberto Guiggiani