Non ci poteva essere panorama migliore se non quello di Piazza del Campo per festeggiare il successo della terza edizione di Figuriamoci Siena. Così, tutta la redazione dell’album delle figurine si è riunita sul terrazzo di Rocca Bruna per celebrare la fine di un anno, ricco di soddisfazioni, ma complicato. D’altronde, l’emergenza sanitaria non ha risparmiato nessuno, men che meno la redazione di Figuriamoci alla quale, non solo è stata affidata la buona riuscita di un progetto editoriale, ma anche la responsabilità di tenere vivo un ricordo che ormai, da più di un anno, manca nei cuori dei senesi e contradaioli: il Palio.
“La terza edizione ci ha soddisfatto appieno – commenta Riccardo Cerpi, titolare della casa editrice Il Leccio – nonostante l’emergenza sanitaria, che non ha reso possibile il contatto fisico per lo scambio di figurine, abbiamo comunque registrato un discreto movimento. Il successo è da attribuire anche alla magnifica redazione, un vasto gruppo di senesi e contradaioli che hanno messo anima e cuore nel progetto. Abbiamo scelto questa location per festeggiare per un motivo ben preciso: ciò che rende questo album bello è l’amore delle persone che hanno contribuito alla riuscita del progetto. Un amore che si riscontra anche nel brand con il gioco di parole inserito all’interno di Figuriamoci Siena”.
“Un album che ha voluto contenere notizie inedite ripercorrendo quelle che sono le tappe storiche del Palio di Siena – spiega Giovanni Mazzini, tra gli autori dell’Album -. Non solo, quest’anno ci siamo concentrati anche nell’arricchimento della grafica e delle figurine stesse, grazie ai contributi di Guido Bellini e, per quanto riguarda le figurine, di Riccardo Manganelli che ha realizzato delle splendide araldiche delle contrade”.
Insomma, un anno complicato ma positivo per quanto riguarda l’editoria senese. L’emergenza sanitaria ha costretto moltissime persone a restare nelle proprie case per un lungo periodo di tempo, ma questo ha fato riscoprire anche il piacere della lettura. Figuriamoci Siena è stato un tuffo nella storia alla scoperta delle glorie di un tempo, di una vita contradaiola già vissuta. Un percorso a tappe nell’attesa di poter tornare a vivere una tradizione senese, sì. Per Siena, però, è vita.
Niccolò Bacarelli
Emanuele Giorgi
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