Lo aveva detto il presidente della Regione Eugenio Giani, lo hanno ripetuto anche dall’Asl sud est. Per il momento la priorità assoluta della campagna vaccinale sarà quella di garantire le dosi di richiamo.
I ritardi di Pfizer Biontech ed i problemi di AstraZeneca costringono ad aggiornare giorno per giorno un piano delle vaccinazioni sempre più provvisorio. Al momento la speranza è che Pfizer mantenga l’impegno e consegni le oltre 29mila dosi previste per questa settimana – sarebbero dovute essere 37mila- che diano la possibilità di iniziare a fare le seconde somministrazioni.
Il taglio del 60% delle dosi da parte di AstraZeneca rappresenta una grossa tegola per la Toscana. Le dosi arriveranno dal 15 febbraio ma ormai appare chiaro che si dovrà rimandare, e non si sa per quanto tempo, la campagna di vaccinazione di massa. A lanciare un ulteriore allarme è stato il viceministro della Salute Pier Paolo Sileri a Domenica In. “Le riduzioni di dosi comunicate da Pfizer e da Astrazeneca faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione” ha detto.
Quanto comunicato da AstraZeneca e da Pfizer negli ultimi giorni ha fatto infuriare non poche persone. Il premier Giuseppe Conte nel dire che quanto è accaduto con AstraZeneca “è inaccettabile” ha detto di voler ricorrere “a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale”.
In Toscana lo ha seguito il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo che a chiesto ai gruppi consiliari “un atto urgente affinché la Toscana, insieme al governo, intraprenda un’azione legale contro la casa farmaceutica fornitrice che sta mettendo a rischio la salute dei toscani e la ripresa economica”. Per l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini deve essere “fatta chiarezza quanto prima, noi siamo al lavoro senza sosta, ma servono elementi di certezza per poter gestire la più grande campagna vaccinale della storia”.
Intanto, per quanto riguarda i poli vaccinali per la cosiddetta “fase due”, nel territorio dell’Area Vasta dovrebbero essere 16 i distaccamenti dove verranno eseguite le iniezioni – 3 per i capoluoghi, 13 per i comuni delle province -. Per ora niente Primule a Siena: non ci dovrebbe essere il padiglione in Piazza del Campo. L’Asl è alla ricerca di spazi al chiuso, tra quelle individuati dall’azienda ci sarebbero il Dodecaedro, ex-palazzetto della Mens Sana, e il palazzetto del Costone
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