la campagna vaccinale sembra aver preso il giusto ritmo senza più intoppi. Proprio in questi giorni, infatti, si sono raggiunte oltre 2,6milioni di dosi somministrati, nello specifico: 1.776.061 vaccinati con prima dose e 848.101 vaccinati a ciclo completo. Ma la ‘macchina vaccinale’ sembra rodata per non fermarsi più continuando, di giorno in giorno, a raggiungere nuovi record di vaccinazione. Anche nella provincia di Siena prosegue a ritmo serrato la somministrazione delle dosi, sono 216.467 (dato aggiornato al 15 giugno ndr) le persone che hanno già ricevuto il vaccino ovviamente tra prima e seconda dose.
Nonostante tutto, preoccupa il caso AstraZeneca, dopo la scomparsa della 18enne ligure, colpita da una trombosi dopo aver effettuato il vaccino AstraZeneca. Ancora una volta si riapre il caso sull’affidabilità del vaccino anglo-svedese che ha innescato una vera e propria psicosi in tutta la popolazione. Ormai è chiaro il parere dato da Ema (Agenzia europea per i medicinali) e Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che hanno confermato lo stop alla somministrazione nei soggetti con età inferiore ai 60 anni, con la soluzione del cosiddetto vaccino eterologo per tute le persone che hanno già effettuato l’inoculazione al di sotto dell’età consigliata. Verrà quindi effettuato un vaccino diverso, sicuramente Pfizer o Moderna, come seconda dose. Ma molti chiedono di concludere la vaccinazione con AstraZeneca per paura di effetti avversi alla commistione delle due tipologie.
Ma, nonostante i consigli da parte degli scienziati, AstraZeneca sembrerebbe aver innescato una forte titubanza anche negli over 60, ai quali sarebbe indirizzato il vaccino. In Liguria, infatti, è stato dimostrato che il 90 per cento degli ultrasessantenni non vuole sottoporsi al vaccino AstraZeneca, un dato che si ripercuote in tutto il Paese. Un forte problema visto e considerato che mancano ancora molti 60enni all’appello per la vaccinazione, una fascia d’età molto delicata e la più colpita dal Covid-19 in termini di ospedalizzazioni.