L’ex primo cittadino tuona: “Su Mps faccio appello anche alla Lega”
“Leggo un’affermazione grave del neo sindaco, che dà il via libera alla vendita di Banca Mpsa privati, italiani o stranieri che siano”. L’ex sindaco di Siena Bruno Valentini tuona sulle questioni relative al Monte dei Paschi di Siena, facendo riferimento ad alcune affermazioni del neo sindaco Luigi De Mossi. “In primo luogo – dice Valentini – per un indirizzo di tale importanza , la sede giusta è quella del Consiglio Comunale , il coinvolgimento della città e delle forze sociali, lavoratori e sindacati Mps soprattutto. Ancora più importante, però, è la possibilità che lo Stato rimanga azionista rilevante nella banca. È solo attraverso questa garanzia, che Siena può sperare di evitare che la banca perda la propria autonomia, non venga inglobata in altre aggregazioni, perdendo alla fine la Direzione Generale”.
“Faccio appello anche alla Lega – spiega Valentini – , in particolare al suo parlamentare Borghi, eletto a Siena anche sulla base dell’idea del mantenimento della presenza statale dentro Mps, affinché facciano cambiare rapidamente idea al sindaco. Nel passato di Mps Istituto di Diritto Pubblico c’è un Dna storico e culturale che aveva generato una banca radicata sul territorio e capace di erogare servizi di grande qualità ed affidabilità ai clienti di tutta Italia. Quella storia può essere ricostruita e lo dimostra la strenua e straordinaria difesa messa in atto dai dipendenti Mps durante la fase peggiore della crisi di fiducia, ora alle spalle. Ma la presenza statale è il perno di questa speranza, altrimenti saremmo alla mercé dei nuovi acquirenti, guidati solo da logiche di profitto. Affinché ciò sia possibile, occorre rinegoziare con l’Europa ma lo Stato ce lo deve , dopo le enormi responsabilità di omessa vigilanza da parte di Banca d’Italia, Consob e Mef che non impedirono le scelte scellerate dei vertici di Banca e Fondazione”.