Il quadro si va definendo: Piccini -Valentini sì, De Mossi-Sportelli forse no
Ultime ore, poi il quadro sarà definito e definitivo. Da una parte l’accordo fra Bruno Valentini e Pierluigi Piccini sembra in dirittura d’arrivo, nonostante qualche mal di pancia da una parte e dall’altra. Sull’altro fronte Massimo Sportelli (o, meglio, alcune liste che fanno parte della sua coalizione) strizza l’occhio a Luigi De Mossi, ma ancora si attendono risposte. E’ questo il quadro in vista della chiusura degli apparentamenti: domenica alle ore 18 è fissato il termine, ma per presentare tutta la documentazione serve un “via libera” entro le prossime ore.
Massimo Sportelli ha ricostruito oggi, in una conferenza stampa, il percorso effettuato da domenica scorsa. “La verità rende liberi – ha detto – Per questo ho deciso di ricostruire tutti i passaggi. Ho avuto mandato dalla coalizione unita di dialogare con entrambi i contendenti per portare avanti le nostre istanze civiche, con Bruno Valentini ho parlato per primo e c’è stata anche una certa convergenza per quanto riguarda il programma. Poi però l’accordo sopravvenuto con Pierluigi Piccini ha interrotto la questione: se con Valentini c’erano degli ostacoli, perchè rappresenta il presente inerte, figuriamoci con Piccini, che riteniamo l’inizio di tutto”. “Con Luigi De Mossi – ha aggiunto Sportelli – è iniziato un percorso basato sui principi del cambiamento, nonostante tutti i problemi legati alla presenza dei partiti di centrodestra. Due i punti fissati: l’apparentamento, perchè questo ci consente di avere ingerenza nel consiglio comunale e la sottoscrizione di un contratto di governo vero e proprio, venti punti con indicazioni programmatiche importanti. Sul secondo punto c’è stata accettazione, anche se manca la sottoscrizione. Sull’apparentamento al momento non abbiamo avuto risposte. Se non ci fossero risposte positive, andremo avanti facendo opposizione civica in consiglio comunale. Indicazioni di voto? Mi riservo di parlarne eventualmente nei prossimi giorni”. Il contratto di governo e l’apparentamento vedrebbe comprese le liste Nero su Bianco, Sena Civitas e Spqs, ma non La Martinella (si è sfilata fin dal dopo-voto) e Siena Aperta, di fatto ormai uscita dalla coalizione di Sportelli. Il tempo stringe e il quadro che si sta delineando assumerà colori definitivi fra stanotte e domani mattina. Questo pomeriggio “attivo” del Partito Democratico, poi prima di cena riunione fra la lista “Per Siena” e Bruno Valentini. Tutto è ancora possibile. O forse no.
Alessandro Lorenzini