Ventinove comuni al voto (su trentacinque): il 26 maggio sarà una tappa importante per le elezioni amministrative in provincia di Siena. Cominciano a chiudersi i giochi per i candidati a sindaco e a consigliere comunale. Il centrosinistra cerca di ritrovare una parvenza di unità , così come il centrodestra. Entrambe gli schieramenti si appoggiano a liste civiche, in alcuni casi si celano in esse. Ma l’incertezza riguarda anche il Movimento Cinque Stelle, che pare non sicuro di presentarsi in tutti i Comuni al voto e, al momento, ha ufficializzato le candidature solo in pochi casi.
Una situazione, dunque, per il momento abbastanza caotica. E, in certe situazioni, da record. E’ il caso di Colle val d’Elsa, amministrazione in cui andranno al voto, cittadino più, cittadino meno, circa tredicimila persone e in cui, al momento, si registrano per la prima volta ben cinque candidati a sindaco, che vorrebbero ereditare la poltrona di Paolo Canocchi, attuale primo cittadino che, da ex Pci, cinque anni fa vinse le elezioni con una lista civica appoggiata dal centrodestra. La stessa lista civica (Su per Colle) che in questa tornata appoggerà il vice Ludovico Andreucci, il quale recentemente ha incassato anche il supporto di Colle Civica. Il centrosinistra e il Pd si riconosceranno invece in Alessandro Donati, professore universitario, proposto dalla lista Colle in Comune. Altra lista che si definisce civica è Io Cambio, che ha deciso di portare nella bagarre elettorale Francesco Di Gennaro. Parte invece da Io Amo Colle la capogruppo in consiglio comunale di Su Per Colle, Angela Bargi, che ha incassato l’appoggio dei partiti di centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia). Infine il Movimento Cinque Stelle che punta su Monica Sottili, prima candidata in ordine temporale.
Un affollamento, dunque, per un totale (al momento, perché qualche schieramento potrebbe presentare altre liste) di nove liste: due con Andreucci (Su Per Colle e Colle Civica), due con Donati (Centrosinistra-Pd e Colle in Comune), una a testa per Di Gennaro (Io cambio) e Sottili (Cinquestelle), due con Bargi (centrodestra-lega e Io amo Colle). Con un piccolo problema: ci vogliono circa duecento firme (autenticate) di cittadini per presentare una lista, un totale di almeno milleottocento “autografi”. Non cosa da poco per un bacino elettorale intorno, come detto, ai tredicimila elettori. Ce la faranno tutti?